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La forza di Salvo Ravalli

Barca a vela sul mare al tramontoSalire in barca in carrozzina, in Sicilia – per l’esattezza ad Augusta (Siracusa) – da oggi si può, grazie a “La forza di Salvo Ravalli”.
Nell’estate scorsa eravamo stati a bordo dello Spirito di Stella [tra i tanti testi da noi dedicati a questa imbarcazione, segnaliamo tra i più recenti quello disponibile cliccando qui, N.d.R.], il primo catamarano a misura di disabile creato da Andrea Stella dopo l’incidente che nel 2000 lo rese paraplegico. In questi giorni, invece, abbiamo appunto conosciuto ad Augusta Salvo Ravalli, un signore quasi quarantenne che quattro anni fa, per il solito “banale” incidente con la moto, ha perso l’uso delle gambe e oggi si muove in carrozzina.
Dopo essere stato ricoverato in ospedali italiani ed esteri, al ritorno a casa, nella sua città, ha trovato una sorpresa: il padre, conoscendone il profondo amore per il mare, gli aveva regalato una barca e lui si è messo a immaginare e a disegnare modifiche, insieme a Marcello Ferro, per renderla accessibile a chi, come lui, fosse “rotellato”, termine preso in prestito dal giornalista Franco Bomprezzi.

Ravalli ha trovato chi mettesse in opera le sue idee, l’Effenautica di Francesco Ignoti e Filippo Saraceno, sempre ad Augusta, che in sei mesi di lavoro, dal dicembre 2009 all’aprile di quest’anno, hanno reso accessibile il natante cui Salvo ha voluto dare il nome di sua figlia: Roberta.
In questa sua “voglia di mare accessibile”, è riuscito poi a trovare anche l’appoggio del Circolo Nautico San Gaetano, nel Golfo Xifonio ad Augusta, dove Roberta è ormeggiata: può quindi salire e scendere dal pontile alla barca e viceversa, senza che negli edifici del Circolo vi sia alcuna barriera architettonica, servizi igienici compresi.

In pratica – senza scendere in troppi dettagli tecnici – la barca è stata “allungata” a poppa di circa un metro, per ospitare una piattaforma cui si può accedere con la carrozzina; il motore fuoribordo può essere spostato con un “power lift”, quando passano le carrozzine, ed è stato calcolato che tale passaggio sia di 70 centimetri perché la loro larghezza è, in genere, di 60 centimetri – si parla di carrozzine manuali – come ci ha detto lo stesso Salvo.
La poppa della barca può contenere fino a quattro carrozzine e anche il sedile del guidatore è stato adattato alle esigenze di un “rotellato”, con dei braccioli in modo da spostarne il baricentro ad hoc.
Prezioso, per l’iniziativa, anche l’appoggio di una ONLUS di Augusta, Il Faro, presieduta dall’infaticabile Giovanni Spadaro, che ha preso a cuore questa iniziativa e ha creato, per iniziare, delle magliette con il logo «La forza di Salvo Ravalli».

Ora il sogno da coronare è quello di mettere la barca a disposizione delle persone con disabilità (sia psichica che fisica) di Augusta e dintorni, per delle passeggiate a mare, così come ha fatto il citato Andrea Stella con il suo catamarano. E tuttavia, per far questo, Salvo ha bisogno di sponsor che credano in questo suo progetto.

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