Un premio a Parma per le aziende che assumono persone con disabilità

In un territorio che può vantare cifre importanti sul fronte dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, oltre al sostanziale rispetto della Legge 68/99, è la stessa Provincia di Parma a lanciare una nuova iniziativa, per premiare quelle imprese che hanno fornito opportunità di lavoro ai disabili, andando talora oltre i loro stessi doveri di legge

Donna in carrozzina al lavoroFare in modo che l’assunzione di persone con disabilità diventi un fatto normale: è la sfida che vuole giocare la Provincia di Parma, per conto della quale l’assessore alla Formazione e alle Politiche Attive del Lavoro Manuela Amoretti ha recentemente presentato i dati di un anno di impegno del SILD (Servizio Inserimento Lavorativo Disabili), che conta più di 2.500 iscritti e che accompagna appunto l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
i numeri – nonostante siano riferiti a un “anno orribile” per il lavoro e le imprese, come è stato il 2009 – sono realmente significativi: 371 avviamenti al lavoro, 514 persone segnalate alle aziende, 228 utenti accompagnati sul posto di lavoro, 510 interventi di monitoraggio dell’inserimento, 1.735 colloqui di orientamento professionale, 336 convenzioni, 1.536 azioni di consulenza per i datori di lavoro.

Cifre importanti, dunque, oltre al fatto, non certo secondario, che gli obblighi indicati dalla Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili)  sono, nel territorio della Provincia di Parma, sostanzialmente rispettati.
Ed è proprio per questa ragione che l’Ente ha deciso di lanciare un’ulteriore iniziativa, vale a dire il premio Qualità sociale d’impresa, intitolato alla memoria di Luisa Sassi, dirigente del SILD scomparsa nel 2008. «Luisa Sassi – ha dichiarato l’assessore Amoretti in sede di presentazione dell’iniziativa – è stata una professionista che ha dato un grandissimo contributo affinché più di duemila persone con disabilità oggi siano al lavoro nella Provincia di Parma. Questo è per noi un impegno prioritario, difficile in momenti come quello attuale, per cui occorre inventare e costruire nuove iniziative come questo premio. Lo rivolgiamo alle imprese che si distinguono per aver dato opportunità di lavoro anche al di là degli obblighi di legge e in particolare premieremo quelle che sono andate oltre il loro dovere oppure quelle che – pur non ricadendo negli obblighi della Legge 68 – ugualmente decidono di offrire un’opportunità di lavoro a persone con disabilità».

Frutto di un confronto avviato con le associazioni di impresa, quelle delle persone con disabilità e i sindacati, coinvolgendo direttamente il Consorzio Solidarietà Sociale, il Premio “Luisa Sassi” è stato ideato all’interno del Progetto Diversamente respons abili. (S.B.)

Si ringrazia per le informazioni l’Agenzia «Redattore Sociale».

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