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Tutti hanno diritto a una vita agevole

Uomo in carrozzina al lavoro in cucinaNell’ambito della manifestazione Casa su Misura, in corso di svolgimento alla Fiera di Padova fino a domenica 10 ottobre, proprio in quel giorno l’Associazione TAI ONLUS* (Associazione per la Tutela dei Diritti Civili dei Thalidomidici Italiani) ha organizzato un convegno dedicato all’accessibilità, non a caso intitolato – alla luce del contesto prescelto – Casa accessibile? (Sala Carraresi della Fiera di Padova, ore 10-13).

Vi prenderanno parte – dopo l’introduzione di Nadia Malavasi, presidente di TAI ONLUS – Gian Luigi Burlini, presidente del Collegio degli Ingegneri della Provincia di Padova (Design for all: Tutti hanno diritto ad una vita agevole), Lorenzo Tombola dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Padova (Un’esperienza di vita vissuta. L’ausilio delle nuove tecnologie), Claudio Carta, presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) del Veneto (Accessibilità negli spazi sociali e sportivi), gli architetti Stefano Maurizio (Accessibilità e mobilità) e Marco Tomasin (Pensando abitabile), Moreno Marchesini di RTM Ortopedia Specializzata (Il percorso riabilitativo del protesizzato), Francesco Ariani della Società Houservice (Una porta per tutti) e Juanita Tuzzato (Bimbi, un alleato in cucina). (S.B.)

*«I Thalidomidici – leggiamo nel sito di TAI ONLUS – sono persone con varie disabilità soprattutto agli arti (dismelie, amelìe ecc.), causate dall’assunzione durante la gravidanza delle madri del principio attivo thalidomide (o talidomide), venduto in Italia ufficialmente dal 1959 al 1962. Nel nostro Paese non siamo mai stati censiti e alla nostra associazione partecipano, per ovvi motivi di interessi comuni (protesi, ausili), anche amelici e dismelici per altre cause».
Il nostro sito ha seguito ampiamente la lunga “battaglia di cinquant’anni” per il riconoscimento dei danni provocati da quel farmaco, che solo recentemente -e finalmente – ha portato all’approvazione del Decreto del Ministero della Salute n. 163 del 2 ottobre 2009, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 13 novembre 2009 (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
La medicina incriminata – utilizzata come antiemetico e sedativo anche per l’utilizzo in gravidanza – portò a migliaia di casi di malformazioni neonatali (embriopatia thalidomidica o talidomidica) e morte perinatale in tutto il mondo. Si stima in tal senso che oltre 20.000 bambini nel mondo, di cui migliaia in Europa, siano nati affetti da focomelia, un raro difetto che impedisce la crescita delle ossa lunghe. Il farmaco fu pertanto bandito – pur con grave ritardo nel nostro Paese – all’inizio degli anni Sessanta.

Per ulteriori informazioni: tel. 339 6494520, thaionlus@alice.it, www.thalidomidicionlus.it.

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