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In Friuli si parla di integrazione di minori con disabilità

Quale qualità nell’integrazione per i minori con disabilità nel Friuli Venezia Giulia è il titolo completo del convegno che si terrà sabato 9 ottobre a Udine, nella Palestra dell’Ospedale Gervasutta (Via Gervasutta, 9, ore 9). L’iniziativa è realizzata dalla Consulta Regionale delle Associazioni dei Disabili del Friuli Venezia Giulia e dalla Regione ed è sostenuta dalla Fondazione CRUP (Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone).Bambina in carrozzina

«Il convegno – spiega il presidente della Consulta Mario Brancati – si pone l’obiettivo di far testimoniare ai protagonisti istituzionali e alle famiglie la situazione reale dell’integrazione dei minori con disabilità nella nostra regione, con particolare attenzione ai problemi dell’integrazione scolastica».

I lavori, che saranno aperti dallo stesso Brancati (ore 9.30), proseguiranno con una serie di interventi incentrati ciascuno su un diverso punto di vista da cui si può osservare e valutare il tema della qualità dell’integrazione dei minori con disabilità in Friuli: quello della Sanità, a cura di Flavio D’Osualdo e Silvana Cremaschi dell’Azienda Sanitaria del Medio Friuli, quello della Scuola, a cura di Daniela Beltrame, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, quello del Servizio Sociale dei Comuni, curato da Vittorino Boem, presidente della Conferenza Permanente della Programmazione Sanitaria, Sociale e Socio-Sanitaria Regionale, e infine il punto di vista delle Famiglie, con interventi di alcuni familiari.
A seguire sarà la volta di Giuseppe Bazzo, della Direzione Centrale Salute, Integrazione Socio-Sanitaria e Politiche Sociali, e di Roberto Molinaro, assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Cultura e Politiche per la Famiglia, che affronteranno il tema della Regia regionale nel processo di integrazione dei minori con disabilità.
Chiuderanno i lavori un dibattito e le conclusioni di Vladimir Kosic, assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale.

«Considerato che vi è nella nostra regione l’assenza di regia e di coordinamento dei Servizi territoriali – conclude Brancati – tanto che le famiglie e la scuola vivono con drammatico isolamento le problematiche connesse ai progetti di vita dei minori con disabilità, si chiede che le istituzioni presenti al convegno formulino delle proposte per raggiungere questo coordinamento, condizione indispensabile per riconoscere il carattere di qualità all’integrazione. In tale regia, infine, rientra anche un sistema di monitoraggio della qualità». (C.N.) 

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