«Obiettivo di questa iniziativa – aveva dichiarato a suo tempo Lilia Manganaro, responsabile dello Sportello Nazionale ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) per l’Inclusione Scolastica – è innanzitutto quello di offrire uno spazio-tempo istituzionale per la definizione e la condivisione delle problematiche legate all’incontro con la disabilità e all’operatività dell’insegnante in tema di integrazione scolastica. Si intende inoltre stimolare l’attenzione e la sensibilità verso la problematica della disabilità e in particolare verso la filosofia dell’inclusione scolastica come processo complesso e collettivo, oltre che accompagnare i docenti nel primo incontro con la scuola e con il disabile, affrontando insieme le tematiche legate alla disabilità e all’integrazione scolastica in ottica professionale».
Era il 2009 e stava partendo il corso di formazione di primo e secondo livello denominato SOS Sostegno, destinato appunto a insegnanti di sostegno di prima nomina senza titolo specifico, a supplenti senza titolo specifico e a docenti curricolari. A promuovere l’iniziativa, l’ANFFAS di Padova, in collaborazione con lo Sportello Nazionale dell’Inclusione Scolastica della medesima Associazione e insieme ala Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova.
Oggi, dopo la felice conclusione del primo e del secondo livello e su esplicita richiesta dei corsisti, sta per avviarsi il terzo livello di SOS Sostegno, sul tema Informare, applicare, coinvolgere: dalla professionalità alla cultura di sistema, che coinvolgerà i partecipanti da venerdì 11 febbraio a venerdì 8 aprile su sette incontri successivi di tre ore ciascuno.
Tra gli argomenti centrali, da segnalare, ad esempio, la definizione e la realizzazione del progetto di vita e il contributo della tecnologia dell’informazione e della comunicazione nella didattica inclusiva. (S.B.)