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Viva la pubblicità per tutte le sane sfide dimostrative!

Subacquei con disabilità. Sul fondo del mare anche una carrozzinaNon sono assolutamente d’accordo con lo scritto del presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) Giulio Nardone, pubblicato da Superando con il titolo Più che i record conta il fascino del silenzio [lo si legga cliccando qui, N.d.R.]. Il silenzio, infatti, non ha mai fatto del bene a nessuno ed è sinonimo di emarginazione e ghettizzazione che non sposa la filosofia né di LIFE ONLUS (Life Improvement For Every disable person) – associazione presieduta da chi scrive, che da anni si occupa di subacquea e disabilità né quella di HSA Italia (Handicapped Scuba Association), a tutti nota.

Basta conoscere il curriculum personale di Benedetta Spampinato [persona non vedente, subacquea esperta avanzata HSA, citata da Giulio Nardone nel suo articolo, N.d.R.], per capire che la stessa, col suo record “dimostrativo” – l’unico che io sappia omologato da HSA Italia per non vedenti donne – ha aggiunto un tassello di determinazione nel dimostrare che anche le persone con disabilità visiva possono avere la velleità di compiere imprese straordinarie e di farlo in una giornata di festa nell’Area Marina Protetta del Plemmirio (Siracusa), con al fianco un team di sub tutti disabili HSA, uno speaker d’eccezione come Enzo Maiorca e un’istituzione riconosciuta come quella del Plemmirio Sr., tutti pronti a divulgare le bellezze del nostro mare, che cerchiamo di rendere sempre più accessibile [di questo si legga anche nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].
Benedetta – oltre ad essere laureanda in Lingue, cintura nera di judo e impegnata nel cercare la qualificazione alla Paralimpiadi – da anni inaugura percorsi subacquei per non vedenti, in Sicilia, tra i quali l’ultimo in partenariato con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Archelogia Subacquea di Palermo, immergendosi col direttore di quest’ultima Sebastiano Tusa.
Basta tra l’altro sfogliare le pagini virtuali di LIFE ONLUS, per capire l’impegno e la professionalità di uno staff che, grazie al suo lavoro e alla visibilità mediatica ottenuta ad esempio in trasmissioni televisive di prestigio come Linea Blu o Pianeta Mare – solo per citarne due tra tante – ha avvicinato decine di persone con disabilità allo sport e alla subacquea, abbattendo le odiose barriere fisiche e mentali e dando la possibilità non solo alle persone con disabilità visiva, ma anche fisica, di accedere al mare sempre più “normalmente”.

Perciò, “viva la pubblicità” in positivo, viva tutte le sane sfide dimostrative che non fanno altro che dare nuova linfa e motivazione a questi stupendi personaggi i quali, grazie ad associazioni come HSA Italia e LIFE ONLUS, oltre che a professionisti coraggiosi e sensibili, divulgano la subacquea e tutti gli sport compatibili con le varie disabilita.

*Istruttore PADI & HSA (Handicapped Scuba Association); presidente di LIFE ONLUS (Life Improvement For Every disable person) di Catania.

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