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La «scoperta dell’emozione» per quella festa del 17 marzo

Un'immagine della manifestazione del 17 marzo a Mondovì (Cuneo), per l'anniversario dell'Unità d'Italia, una delle tante nel nostro PaeseSapevo che oggi per le strade di Mondovì (Cuneo) ci sarebbe stata la sfilata degli Alpini e che avrebbe percorso Corso Statuto. Dal balcone di casa mia, il Corso si apprezza abbastanza bene e ho deciso di non scendere in strada. Non so esattamente il motivo; le motivazioni, quali che fossero, le cercavo dentro di me! Forse a causa del fatto che sarei stata di turno in ospedale al pomeriggio, ma era la scusa che reggeva meno. Oppure perché siccome provengo da Palermo, mi sono sempre sentita come una “straniera” in terra piemontese: come dire, dalle Piramidi alle Alpi non è facile cogliere il senso di “appartenenza”.
Il sentimento di Patria l’ho sentito prepotente quando l’Italia vinse i Mondiali di Calcio nell’82 e nel 2006 contro la Francia, quando anch’io mi trovavo in territorio francese. Oppure, questo sentimento nazionalistico lo riscopro quando una macchina o un pilota italiano taglia il traguardo sotto la bandiera a scacchi in un circuito di Formula Uno.
Ma forse è solo per il fatto che le nuove generazioni non sentono così forte il sentimento nazionale, come invece lo hanno provato e continuano a provarlo quanti l’Italia hanno contribuito a liberarla dai vari oppressori e a costruirla nei decenni!

Quando però alla fine mi sono decisa ad affacciarmi… è successa la magia! Il primo momento emozionante è stato osservando la gente festosa lungo la strada e subito dopo il battito ritmico della grancassa e dei tamburi. A me il tamburo ha fatto sempre un certo effetto, anche nelle feste popolari e folcloristiche meridionali. Così ho cominciato a sentire (e a vedere poi) la banda musicale, le autorità, con il sindaco Stefano Viglione, paraplegico [se ne legga nel nostro sito un’intervista cliccando qui, N.d.R.], che si spingeva a grandi bracciate sulla sua carrozzina vicino al drappo tricolore.
E poi, a seguire, tutti gli uomini, le persone che contribuiscono a rendere migliore una città (nel suo piccolo) e il nostro Paese. Le forze dell’ordine, i volontari della Protezione Civile, i volontari della Croce Rossa, con le crocerossine dai lunghi mantelli blu! I volontari del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e alla fine, loro… reduci e familiari di quegli Alpini che per l’Italia hanno combattuto e dato la vita; e ancora Alpini che hanno giurato di difendere e proteggere la nostra Bandiera insieme alle altre categorie delle nostre forze armate: Esercito, Marina Militare e Aeronautica.
Sono rientrata in casa, sentendomi fiera ed emozionata di essere italiana!

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