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I servizi sociali vengono sempre più affidati alle associazioni

Disegno di una forbice che taglia una busta con delle banconoteI tagli inferti ai trasferimenti statali ai Comuni e un’infinita serie di riduzioni ai fondi sociali stanno modificando profondamente il sistema di welfare in Italia e già in questo 2011 si va verso l’impoverimento dei servizi pubblici dei Comuni o l’innalzamento delle tariffe dei servizi.
Dal canto loro, le Amministrazioni Municipali puntano sempre di più sull’affidamento all’esterno dei servizi socio-assistenziali – soprattutto alle associazioni – allo scopo di abbassare i costi  con il ricorso al volontariato.

Proprio quest’ultimo è uno degli aspetti principali che emergono dalla Quarta Rilevazione Nazionale sul Rapporto fra Enti Locali e Terzo Settore, promossa dall’Auser – la principale organizzazione italiana impegnata sul fronte del Terzo Settore – che verrà presentata a Roma (Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a, ore 11), mercoledì 27 aprile.
In particolare, sono stati passati al vaglio – per i primi tre mesi del 2011 – gli appalti comunali e i bandi per il reclutamento del personale. In molti casi si erogano le prestazioni sociali (ad esempio i centri estivi per anziani, i minori ecc.), con contratti di collaborazione occasionale. Su 186 assunzioni esaminate, riguardanti il settore dei servizi sociali, solo 24 sono a tempo indeterminato.
Inoltre, nella relazione fra Enti Locali e Terzo Settore, ancora poche sono le regole e la trasparenza, scarse la programmazione e l’efficienza. Molta, invece, è l’incertezza, senza contare i ritardi nei pagamenti.

Introdotta dal presidente nazionale dell’Auser Michele Mangano, la presentazione del 27 aprile sarà affidata a Francesco Montemurro, direttore dell’IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) “Lucia Morosini”. (G.C.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione Auser, tel. 06 84407725, ufficiostampa@auser.it.
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