Dalla parte dei fratelli e delle sorelle

«Fare emergere il pensiero dei fratelli e delle sorelle di persone con disabilità, quel complesso e solitario viaggio compiuto da ciascuno di loro prima di approdare alla piena consapevolezza della condizione di disabilità del proprio familiare, svelando il ventaglio di sentimenti offerto da una fratellanza impegnativa e, nel contempo, straordinaria e magica». Viene presentato così il convegno organizzato per il 7 maggio a Varese dall’ANFFAS locale e dalla Fondazione Renato Piatti, un appuntamento che si propone di essere al tempo stesso un punto d’arrivo e di partenza, offrendo uno spazio di riflessione e di ascolto che potrà poi proseguire in altri momenti di incontro e di confronto

L'opera di Keith Haring scelta per la locandina del Convegno di Varese«Come Associazione di familiari e come genitori, pensiamo ai nostri figli con disabilità, impegnandoci affinché vengano riconosciuti innanzitutto come persone facenti parte della società, possano entrare nelle scuole, avere servizi, essere nel mondo del lavoro e avere un futuro, per loro,  anche senza di noi. Con questo convegno desideriamo dare ora attenzione agli “altri” nostri figli, consapevoli che la presenza in famiglia di una persona con disabilità condiziona la vita di ogni suo componente».
A parlare è Cesarina Del Vecchio, presidente dell’ANFFAS Varese (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e della Fondazione Renato Piatti, che presenta così il convegno intitolato Guardami, Ascoltami, Parlami. La disabilità dalla parte dei fratelli e delle sorelle, organizzato da queste due ONLUS a Varese (Centro Congressi De Filippi, Via Brambilla, 15, ore 9-13), per sabato 7 maggio, con il patrocinio del Comune della città lombarda.

Con tale iniziativa, dunque, ci si propone di far emergere il pensiero dei fratelli e delle sorelle, «quel complesso e solitario viaggio – sottolinea ancora Del Vecchio – compiuto da ciascuno di loro prima di approdare alla piena consapevolezza della condizione di disabilità del proprio familiare, svelando il ventaglio di sentimenti offerto da una fratellanza impegnativa e, nel contempo, straordinaria e magica. Un appuntamento che per altro è allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza: vorremmo infatti offrire uno spazio di riflessione e di ascolto che potesse poi proseguire in momenti di incontro e di confronto per i fratelli e le sorelle che lo desidereranno».

Il programma del convegno prevede innanzitutto la presentazione della video-intervista Mio fratello è figlio unico. Fratelli, sorelle, famiglie di persone con disabilità, a cura della Cooperativa Sociale Accaparlante di Bologna, con il commento di Valeria Pompili, psicologa e psicoterapeuta.
Successivamente verrà presentata la ricerca Essere fratello o sorella di persone con disabilità, elaborata dal Centro Isadora Duncan di Bergamo e ci sarà l’intervento dei rappresentanti del Comitato Siblings.
Nel pomeriggio spazio anche ai più piccoli, con la lettura di alcune significative pagine a cura di Marco Rodio e a seguire l’intervento di Antonio Grioni, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta dell’AIAS di Milano (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici) e di Fabio Zambonin, neuropsichiatra infantile dell’Unità di Neuropsichiatria dell’Azienda Ospedaliera Fondazione Macchi di Varese.
Condurrà il convegno Michele Imperiali, direttore generale della Fondazione Renato Piatti e coordinatore del Centro Studi e Formazione dell’ANFFAS di Varese. (S.B.)

Tra i testi più recenti dedicati dal nostro sito ai fratelli e le sorelle delle persone con disabilità (all’inglese “siblings”), segnaliamo: Mio fratello è figlio unico (cliccare qui) e Tra fratelli e sorelle ci si aiuta (a cura di Barbara Pianca, cliccare qui).
Per ulteriori informazioni: tel. 0332 326574, info@anffasvarese.it.
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