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L’inclusione è più facile, se le scuole si mettono in rete

Bimbi con disabilità in un'aula affollataHanno partecipato numerosi dirigenti scolastici, docenti e genitori al seminario conclusivo del ciclo promosso in Campania dalla rete delle scuole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con il titolo complessivo di ICF e Convenzione ONU, il nuovo orizzonte per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, iniziativa riguardante appunto l’applicazione dell’ICF – la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, definita nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, «che è stato – come spiega Vito Bardascino della Segreteria Scientifica, oltreché presidente del Centro Studi Pedagogia della Mediazione ONLUS  – un primo intervento della rete di scuole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, finalizzato a favorire processi efficaci per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità» (se ne legga la presentazione nel nostro sito cliccando qui).

Tra i relatori vi erano anche Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e coordinatore della sezione giuridica dell’Osservatorio Scolastico dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), Biagio Zanfardino, componente dello staff tecnico della consigliera regionale Anna Petrone, vicepresidente, quest’ultima, della Quinta Commissione Sanità della Regione Campania e Mauro Piscopo dell’Associazione Italiana SuXfragile. A moderare gli incontri, oltre al già citato Vito Bardascino, anche Emilio Zambrano, coordinatore della rete di scuole e insegnante all’IPSAR Ancel Keys di Castelnuovo Cilento, sede dei seminari.

«Durante il dibattito conclusivo – riferisce sempre Bardascino – sono state avanzate le seguenti proposte, da concretizzare entro la metà del prossimo mese di giugno:
1. Assemblea dei genitori di tutte le scuole della rete, per informarle sui diritti relativi: alla formazione delle classi prime con non più di venti alunni in presenza di alunni con disabilità; al divieto di fusione delle classi successive, se si supera il tetto di venti alunni; all’assegnazione di ore di sostegno secondo le effettive esigenze; all’assegnazione di assistenti comunali e provinciali per l’autonomia e la comunicazione; all’effettiva partecipazione degli operatori delle ASL alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI), secondo i criteri dell’ICF.
2. Richiesta al Comune di Castelnuovo Cilento di un’aula per potenziare il laboratorio del Progetto Un futuro possibile.
3. Richiesta di audizione alla Quinta e Sesta Commissione Consiliare del Consiglio Regionale della Campania, per impostare un coordinamento regionale dei servizi sulle politiche regionali in tema di inclusione scolastica e socio-lavorativa delle persone con disabilità.
4. Stipula di un accordo di programma regionale e di accordi a livello di distretto sanitario, in particolare per la rete di scuole del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
5. Attivazione nei vari Piani di Zona di uno “sportello unico di accesso”, con funzione di informazione e consulenza per l’accesso alla rete integrata dei servizi sociali, in particolare sul tema dell’inclusione scolastica, per arrivare alla definizione del Progetto di Vita delle persone con disabilità».

Va detto, in conclusione, che i dirigenti scolastici presenti e lo staff della consigliera regionale Anna Petrone si sono impegnati a sostenere tali richieste. (S.B.)

L’elenco delle scuole che compongono la rete di cui si è detto nel presente testo è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: cspdm.segreteria@cspdm.org.
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