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Giovani che alzano la voce (anche in favore dei disabili)

Un'immagine della protesta all'Istituto Alberghiero Bergese di Sestri Ponente (Genova) (foto di Fabio Bussalino, ©la Repubblica Genova.it, per gentile concessione)Crediamo sia sempre buona norma diffidare da quelle idee sin troppo diffuse, che sconfinano spesso nel luogo comune o nello stereotipo. Molte volte, poi, si tratta di concetti supportati da statistiche apparentemente solide, che tuttavia – specie quando si parla di persone concrete – meritano sempre approfondimenti e verifiche, per arrivare a una lettura un po’ meno superficiale della realtà.

Parliamo qui di “giovani”, e in particolare dei “giovani italiani”, categoria già di per sé assai difficile da definire, ma che gli organi d’informazione di queste ultime settimane ci dicono essere innanzitutto «sempre meno, in calo del 12,7% negli ultimi 10 anni e dimezzati negli ultimi 20» e soprattutto «sempre più sfiduciati e impigriti, primi in Europa per “inattività volontaria”, non interessati a lavorare o a studiare per l’11,2% dei casi».
Sono dati resi pubblici recentemente dal Censis, il Centro Studi Investimenti Sociali, che presentati in questo modo inquietano non poco, rispetto al futuro sociale del nostro Paese, ma che al di là degli inoppugnabili dati numerici – come si diceva inizialmente – meriterebbero senz’altro seri approfondimenti e verifiche, per capire quanto e come siano realmente diffusi quella sfiducia e quell’impigrimento di cui si parla.

Anche per averne quindi un segnale di conforto, ci piace dare spazio a notizie come quella letta qualche giorno fa sulla cronaca genovese della «Repubblica», dove sia l’immagine che il testo vanno in tutt’altra direzione che in quella fotografata dal Censis.
Nei giorni scorsi, infatti, all’Istituto Alberghiero Nino Bergese di Sestri Ponente, nei pressi del capoluogo ligure, gli studenti hanno inscenato una protesta per avere nella scuola le scale antincendio, ma anche una rampa di accesso per le persone con disabilità. Come non far nostra, dunque, la prima parte dello slogan (Nell’ignoranza la sottomissione) che appare nello striscione appeso alle finestre di quella scuola? (Stefano Borgato)

Ringraziamo Stefania Dondero per la segnalazione della notizia.

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