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Un emendamento al Decreto Legge Sviluppo, per consentire a tutti quel diritto alla riserva

La deputata Alessandra SiragusaCome avevamo segnalato nei mesi scorsi, erano state più di una le iniziative parlamentari volte a risolvere quella situazione individuata anche con la formula di diritto alla riserva, riguardante in particolare i lavoratori precari della scuola in attesa del riconoscimento appunto della “riserva”, come previsto dalla Legge 68/99 (Norme per i diritti al lavoro dei disabili).
C’era stata ad esempio un’Interrogazione Parlamentare a Risposta Scritta presentata il 10 febbraio dalla deputata Amalia Schirru al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (se ne legga cliccando qui). E c’era stata, nel successivo mese di marzo, la Risoluzione 7-00522, elaborata dalla deputata Alessandra Siragusa, componente della VII Commissione alla Camera (Cultura Scienza e Istruzione), insieme ad altri colleghi del Partito Democratico (se ne legga cliccando qui).

La stessa onorevole Siragusa informa ora in una nota di avere «presentato, insieme alle On. Ghizzoni e Schirru e al gruppo PD in Commissione VII, un emendamento al dl Sviluppo [il Decreto Legge 70/11, noto anche come Decreto Legge Sviluppo, N.d.R.] perché si ponga rimedio all’assurda situazione di coloro che ottengono il riconoscimento dello status di invalidità o di malattia oncologica dopo la chiusura delle Graduatorie ad esaurimento (GAE) e che quindi per anni non possono godere dei diritti che pure la legge attribuisce loro. Situazione che si fa ancora più grave con la previsione della triennalità delle graduatorie. Non si comprende, infatti, perché il Ministero dell’Istruzione conceda solo trenta giorni, da ora ogni triennio, per poter far valere a invalidi e malati oncologici i diritti riconosciuti dalla legge e che purtroppo non hanno scadenza, mentre in altri ambiti lavorativi è sempre possibile aggiornare eventuali diritti acquisiti».
«Si ricorda – conclude Siragusa – che la riserva dei posti ex lege 68/99 non comporta alcun peso sul bilancio dello Stato, né lo sconvolgimento dell’assetto delle graduatorie in quanto non comporta attribuzione di punteggi aggiuntivi. Pertanto, questo emendamento, se approvato, è in grado di risolvere definitivamente il problema di quanti ottengono il riconoscimento della riserva negli anni intermedi tra un aggiornamento di graduatoria e il successivo, impossibilitati dunque a far valere nell’immediato il nuovo diritto acquisito». (S.B.)

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