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Un altro piccolo passo per i diritti delle persone con disabilità in Europa

Alcuni componenti della delegazione che ha partecipato all'incontro del 15 giugno, davanti alla sede di Bruxelles del Parlamento EuropeoTre giorni di viaggio e oltre 2.200 chilometri percorsi, per poter partecipare a un importante incontro-dibattito al Parlamento Europeo, il 15 giugno a Bruxelles, allo scopo di continuare a parlare di disabilità e di fare pressione in favore dei diritti delle persone con disabilità espressi dalla Convenzione ONU  e dalla Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020.
E il tutto con un grande “gioco di squadra”, coordinato dall’europarlamentare Niccolò Rinaldi (Gruppo ALDE – Alliance of Liberals and Democrats for Europe e capodelegazione dell’Italia dei Valori), oltreché membro dell’European Disability Forum (EDF), che ha organizzato e promosso l’evento, riuscendo a unire rappresentanti italiani di associazioni di diverse disabilità, con funzionari europei – giovani – in grado di raccogliere le istanze scaturite dal dibattito.

Questi i partecipanti all’incontro – tenutosi in lingua italiana – oltre al già citato Rinaldi: l’europarlamentare Giommaria Uggias (Gruppo ALDE e Italia dei Valori), Simona Giarratano, rappresentante dell’EDF, Silvio Grieco della Direzione Generale Giustizia Europea, Carlo Rossetti, presidente onorario dell’AISA Lazio (Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche), Caterina Campanelli presidente dell’Associazione Italiana contro le Miopatie Rare (AIM Rare), Sterpeta Fiore, autrice del libro I colori delle emozioni, Mario “Dany” De Luca, responsabile nazionale per la Disabilita dell’Italia dei Valori, Carla Patrizi, presidente della Consulta per i Problemi dei Cittadini Disabili del Comune di Roma, Silvia Cutrera presidente dell’AVI Roma (Agenzia per la Vita Indipendente) e chi scrive, vicepresidente dell’Associazione Consequor per la Vita Indipendente di Grugliasco (Torino), referente di ENIL Italia (European Network on Independent Living).

A turno, dunque, i partecipanti si sono soffermati sull’importanza di portare avanti in Europa la battaglia dei diritti sociali: una questione giuridica e di diritti umani e soggettivi. Infatti, la “scure” degli interventi indiscriminati sulle politiche sociali nell’ambito dei vari Stati europei, minaccia un processo irreversibile di arretramento, espressamente mirato sulle fasce deboli. Una fascia – quella delle persone con disabilità – che rappresenta però circa 80 milioni di Cittadini europei, titolari di diritti solo “sulla carta” e molto spesso disattesi. Dalle Malattie Rare non riconosciute, all’assistenza personale in forma indiretta, per finire con gli apparecchi per la respirazione assistita, mancanti di prese standard nei vari Paesi.
Proprio per tutti questi motivi, crediamo sia stata fondamentale la presenza al dibattito dei rappresentanti dell’EDF della Commissione Giustizia Europea.
Una delle domande che chi scrive ha rivolto, è stata infatti quella riguardante l’importanza – per le associazioni che rappresentano le persone con disabilità – del diritto di potersi rivolgere a specifici dipartimenti europei, in caso di mancate risposte da parte degli interlocutori istituzionali dei propri Comuni o Regioni.
Inoltre, Rinaldi ha chiesto direttamente quali siano le vie per richiedere e ottenere finanziamenti europei finalizzati ad attività di sviluppo delle politiche sulla disabilità, fondi ai quali possono accedere solo le associazioni riconosciute a livello europeo.

Per quanto poi riguarda l’assistenza personale finalizzata alla Vita Indipendente – diritto trasversale a tutte la disabilità – i funzionari europei ben conoscono il lavoro di ENIL Europa, membro ufficiale dell’EDF, per ciò che concerne il comparto delle organizzazioni non governative.
Anche Silvia Cutrera ha sottolineato l’importanza di finanziare in Italia le Agenzie di Vita Indipendente, gestite dalle stesse persone con disabilità, per l’empowerment [il “rafforzamento dell’autoconsapevolezza” da parte delle persone con disabilità, N.d.R.] e la diffusione della scelta dell’assistenza personale in forma indiretta, smettendo, al contrario, di finanziare le costruzioni di nuovi istituti di cura.
In tal senso sono stati presentati alcuni documenti ed è stata poi fatta la richiesta di avere a disposizione una sala in occasione del prossimo Freedom Drive, la marcia biennale di Strasburgo del settembre prossimo, come da accordi intercorsi con Peter Lambreghts, membro del Consiglio Direttivo di ENIL Europa, incontrato fuori dal Parlamento.

In chiusura, Niccolò Rinaldi ha ribadito «la necessità di intervenire per tempo sulla prossima Direttiva Europea Antidiscriminazione» e per questo ha «invitato la Commissione Europea a lavorare rapidamente per una prima normativa contro le barriere architettoniche e tecnologiche nella forma di un regolamento, in modo che vi sia un’applicazione diretta sugli Stati Membri». «Come l’Unione Europa ha imposto di uniformare i caricatori dei telefoni cellulari – ha dichiarato ancora l’eurodeputato – chiediamo di prevedere una norma simile per le prese degli apparecchi di respirazione assistita, che impediscono l’uso di un unico apparecchio in tutta Europa».

L’Associazione Consequor, ENIL Italia e il sottoscritto in modo particolare intendono a questo punto ringraziare l’onorevole Rinaldi e tutto il suo staff – in primis Daniele D’Onofrio – per la grande disponibilità e l’impiego di risorse che ha permesso la mia partecipazione all’incontro.
Con l’augurio, quindi, di aver davvero compiuto un altro piccolo passo verso il target del riconoscimento dei diritti umani e soggettivi delle persone con disabilità, l’appuntamento è per il Freedom Drive di settembre a Strasburgo.

*Vicepresidente dell’Associazione Consequor per la Vita Indipendente di Grugliasco (Torino), referente di ENIL Italia (European Network on Independent Living).

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