Il gradino agevolato e la sua applicazione

Una soluzione tecnica per fare avanzare le conoscenze e l’elaborazione sul tema dell’accessibilità è stata studiata a Venezia, alla luce dunque di un ambiente urbano assai peculiare e guardando in particolare ai princìpi dell'”Universal Design” (“progettazione universale”), secondo il quale «un ambiente è accessibile se qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psicocognitive, può accedervi e muoversi in sicurezza e autonomia, rendendo l’ambiente stesso sicuro, confortevole e qualitativamente migliore per tutti i suoi potenziali utilizzatori». È ora disponibile in internet il documento che rende conto di questa sperimentazione

Il prototipo di rampa con gradino agevolarto, sperimentato a VeneziaNel sito di Città per tutti, Servizio del Comune di Venezia, è stato recentemente pubblicato il documento intitolato Il gradino agevolato come soluzione tecnica alternativa, elaborato dall’Ufficio EBA (Eliminazione Barriere Architettoniche) del Comune lagunare, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico di Venezia e Laguna.

Partendo dalla realtà urbana veneziana, caratterizzata dalla particolare percorribilità pedonale e dai suoi ponti, il gradino agevolato e la sua applicazione per il superamento della barriera architettonica costuituiscono un tentativo di far avanzare le conoscenze e l’elaborazione sul tema dell’accessibilità, tali da diventare patrimonio comune e condivisibile della prassi progettuale.
Il documento ripercorre le norme nazionali e regionali per l’applicazione di soluzioni tecniche alternative sul tema dell’eliminazione delle barriere, passando per il concetto di Universal Design (“progettazione universale”), utilizzato nelle Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali [Decreto Ministeriale del 28 marzo 2008, N.d.R.]
 
Le caratteristiche dell’ambiente urbano veneziano non permettono – nella maggior parte dei casi – di realizzare rampe con le pendenze massime che la normativa nazionale ammette – comprese tra l’8% per le nuove costruzioni e il 12% per i contesti esistenti – poiché esse sarebbero, il più delle volte, troppo lunghe e impattanti e quindi incompatibili con gli spazi dell’urbanistica storica.
La soluzione del gradino agevolato, quindi, cerca di recepire e di tradurre – nella specificità dell’ambiente urbano veneziano – alcuni principi di Universal Design, secondo il quale «un ambiente è accessibile se qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psicocognitive, può accedervi e muoversi in sicurezza e autonomia. Rendere un ambiente accessibile vuol dire, pertanto, renderlo sicuro, confortevole e qualitativamente migliore per tutti i potenziali utilizzatori».
 
La sperimentazione di un prototipo di rampa con diverse tipologie di gradino agevolato – avvenuta dal mese di dicembre del 2008 al luglio del 2010, presso il laboratorio della ditta OttArt a Marghera -, finalizzata a individuare una soluzione che permettesse, anche con l’aiuto di un accompagnatore o tramite carrozzina elettrica la possibilità di superare il ponte senza  che ciò comportasse dei disagi per gli altri utenti (in primis i non vedenti), ha portato a preferire la tipologia a piano inclinato a doppia pendenza perché meno affaticante sia per la persona autonoma che per quella accompagnata.

*Servizio Città per tutti del Comune di Venezia.

Ricordiamo ancora che il testo integrale del documento intitolato Il gradino agevolato come soluzione tecnica alternativa è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni: Servizio Città per Tutti del Comune di Venezia, tel. 041 2748144 (Venezia), 041 9655440 (Mestre), cittapertutti@comune.venezia.it.
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