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La gestione delle cronicità

Mano di persona malata in letto di ospedaleOrganizzato dal Dipartimento Tecnologie e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’Azienda USL 11 di Empoli (Toscana), in collaborazione con i National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, si terrà mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre a Roma (Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena, 299), il convegno denominato Gestione della cronicità. Dopo cinque anni di esperienza con programmi di Attività Fisica Adattata, rivolto a ricercatori, personale dirigente e operatori del Servizio Sanitario Nazionale (AUSL, Aziende Ospedaliere ecc.), Assessori Regionali della Salute, Enti Pubblici nazionali, Università e associazioni di categoria, nonché associazioni di volontariato e organizzazioni non governative le cui attività e finalità siano naturalmente attinenti al tema dell’evento.

«Vista la crescente incidenza delle malattie croniche in tutto il mondo – spiegano gli organizzatori del convegno -, è essenziale la ricerca di strategie più efficaci per la prevenzione e la gestione delle stesse. Alcuni studi, in particolare due che l’Azienda USL 11 di Toscana (Empoli) ha condotto nel contesto del Memorandum of Understanding [“accordo di collaborazione”, N.d.R.] del 2003 tra i National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti e il loro equivalente italiano, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), indicano che l’applicazione di un programma di Attività Fisica Adattata (AFA) su base regolare, in spazi territoriali adatti allo scopo, ha avuto un effetto altamente favorevole sul mantenimento delle capacità funzionali in pazienti colpiti da ictus. Diversi programmi AFA per altre malattie sono stati inoltre applicati con successo nella stessa unità sanitaria. Queste esperienze hanno portato allo sviluppo di iniziative simili in altre Regioni italiane e anche negli Stati Uniti sotto la leadership dei partner americani nei suddetti studi».

A partire dunque da una riflessione sui fattori che hanno determinato il successo dei citati programmi AFA, il convegno del 5 e 6 ottobre intende aprire una discussione su un modello globale per la gestione della cronicità (Chronic Care Model, CCM), che potrebbe essere applicato alle diverse condizioni operative delle Aziende USL italiane.
«La gestione efficiente ed economicamente sostenibile della cronicità – concludono i promotori dell’evento – impone in definitiva che si introducano significative innovazioni nel sistema di erogazione dell’assistenza sociosanitaria, integrando le risorse proprie del sistema sanitario e della previdenza sociale con quelle di altre istituzioni, sia pubbliche sia private, attive sul territorio. E questo, in particolare, sarà il tema affrontato in termini programmatici durante la tavola rotonda che si terrà a chiusura del convegno». (S.B.)

Il programma completo del convegno è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Monica Brocco, monica.brocco@iss.it.
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