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La Lombardia e le conseguenze dei tagli ai fondi sociali

L'assessore della Regione Lombardia Giulio BoscagliUna delegazione della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) – la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – ha incontrato il 9 febbraio Giulio Boscagli, assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Roberto Albonetti, direttore generale del Settore, Mario Melazzini, coordinatore delle Politiche Regionali per la Disabilità e Simone Maggi, responsabile della segreteria particolare dell’Assessore.
L’incontro è stato richiesto dalla stessa LEDHA, per esprimere tutte le preoccupazioni delle associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari in merito alla drastica riduzione dei fondi per gli interventi sociali destinati ai Comuni e per illustrare la proposta elaborata per avviare un confronto sui Livelli Essenziali di Assistenza (su tali temi, segnaliamo i recenti testi apparsi nel sito della LEDHA, cliccando qui e qui).
«Si è trattato – spiegano gli esponenti della Federazione lombarda – di una riunione urgente e necessaria, dopo che negli ultimi giorni si è resa evidente la volontà di molte Amministrazioni Comunali di tradurre la contrazione dei trasferimenti nazionali e regionali in tagli significativi alle prestazioni sociali destinate ai Cittadini, comprese le persone con disabilità».
In tal senso, Luisella Fazzi – che ha guidato la delegazione della LEDHA – ha fatto notare come «si abbia notizia che i Piani di Zona stanno informando i Comuni sull’impossibilità di finanziare le leggi di settore (tra cui la Legge 162/98 che sostiene i progetti di vita indipendente), di erogare i buoni sociali mirati, i voucher per il servizio domiciliare e che non potranno essere integrate le rette per i servizi semiresidenziali e residenziali, quali i centri diurni, i centri socio-educativi e le comunità alloggio».

Una situazione molto preoccupante, dunque, innanzitutto per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità e per la loro qualità di vita, ma anche per la tenuta complessiva del sistema di welfare lombardo, in un contesto nel quale, secondo la LEDHA, «sembra davvero difficile promuovere le stesse riforme annunciate dalla Regione Lombardia».
L’assessore Boscagli ha in ogni caso preso atto della situazione – del resto già ben nota alla Regione – ribadendo «l’impossibilità attuale di aumentare il Fondo Sociale Regionale, fermo restando l’impegno a fare il possibile affinché nel corso dell’anno esso possa essere incrementato».
«Nell’immediato – si riferisce da parte della LEDHA – è apparso necessario aprire un confronto che coinvolga i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, per comprendere come sia possibile evitare che il conto della crisi economica e dei conti pubblici sia pagato, anche solo in parte, dai Cittadini con disabilità, così come dalle persone in genere più fragili».
I rappresentanti della Federazione hanno pertanto chiesto e ottenuto dall’Assessore l’impegno ad organizzare un momento di confronto che metta intorno a un tavolo Regione, Comuni e Associazioni.

Da segnalare infine che l’incontro è stata anche l’occasione di presentare la citata proposta della LEDHA di promozione dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale, a partire dal diritto alla presa in carico, ciò che ha raccolto l’interesse dell’Assessore il quale ha invitato le associazioni a proseguire nell’opera di informazione e segnalazione dei problemi territoriali, «con uno spirito di collaborazione costruttivo». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficio.stampa@ledha.it (Elisa Paganin, Silvia Ferrario).
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