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Così si escludono le persone con disabilità dal centro di Bologna!

La ZTL (Zona a Traffico Limitato) di Bologna«Noi non siamo contro la pedonalizzazione del centro, ma contro il provvedimento di chiudere il centro durante il fine settimana, impedendo così la mobilità delle persone con problemi di deambulazione o disabili gravi».
Protestano, in una nota congiunta, Nadia D’Arco del Gruppo di Facebook “Disabili in lotta”-Rinnovamento Democratico e Daniela Mignogna, rappresentante per l’Emilia Romagna dell’ORSA (Organizzazione Sindrome di Angelman), oltreché componente del Gruppo di Facebook “Genitori di persone con disabilità intellettiva e relazionale”, dopo avere appreso dagli organi d’informazione la decisione del Comune di Bologna di chiudere definitivamente la ZTL (Zona a Traffico Limitato) nei weekend e nei giorni festivi infrasettimanali, a partire dal prossimo 12 maggio, lasciando poi relativamente “in sospeso” le informazioni generali sull’accessibilità della zona alle persone con disabilità.

«Ci chiediamo come mai – dichiarano D’Arco e Mignogna – non si sia pensato ad esempio di rendere fruibile ai mezzi dei disabili il parcheggio interno al Comune, sia il sabato e la domenica che negli altri giorni festivi, perché dubitiamo che esso sia così pieno di dipendenti e politici al Palazzo Comunale nei giorni di festa! Inoltre, le persone con disabilità che utilizzerebbero i suddetti posti auto potrebbero essere sottoposte a controlli negli accessi e sulla validità dei loro pass. Infine, riteniamo assurda la scelta di destinare a questo fine il parcheggio – tra l’altro a pagamento – dell’Ospedale sant’Orsola: in tal modo, infatti, l’Amministrazione dimostra di  non conoscere a sufficienza il peso reale di presenze in quel parcheggio, per chi deve fruire del Pronto Soccorso durante i weekend e i feriali».
«Esiste – viene poi rilevato nella nota – una Deliberazione Comunale che aveva sostenuto il buon diritto ad accedere alle zone pedonali da parte delle persone con disabilità ed esiste altresì una violazione a quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e dalla Legge 67/06 contro le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità».

Ma non solo il contenuto del provvedimento suscita le proteste di D’Arco e Mignogna, che evidenziano altresì l’inaccettabilità dello stesso metodo di lavoro adottato. «Non è stato dato nessun risalto sulla stampa – sottolineano – a quanto proposto dalla Consulta per il Superamento dell’Handicap di Bologna, e la generalità dei cittadini continua a pensare ai disabili solo come a “falsi invalidi” o come a “fruitori abusivi di contrassegno”. Esprimiamo quindi la nostra ferma contrarietà al metodo di lavoro: l’Assessore e i suoi collaboratori, infatti, si sono presentati alla Consulta esprimendo la volontà dell’Amministrazione alla concertazione, mentre invece nei fatti hanno imposto un pacchetto di provvedimenti già decisi e senza alcun margine di trattativa».
«Per questi motivi – concludono – chiediamo un incontro urgente con il sindaco Virginio Merola e con l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Andrea Colombo». (S.B.)
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