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E il 5 per mille va alle «calende greche»!

5 per mille disegnato in un segnale di divietoSecondo il Decreto del Presidentedel Consiglio (DPCM) del 23 aprile 2010, l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto pubblicare sul proprio sito l’elenco dei soggetti ammessi e di quelli esclusi al beneficio del 5 per mille del 2010, con l’indicazione relativa delle scelte e degli importi. La stessa cosa, poi, sarebbe dovuta accadere allo scadere del 31 marzo 2012, per i beneficiari e gli esclusi del 5 per mille 2011.
«Ad oggi invece – denuncia il Forum Nazionale del Terzo Settore – consultando il sito dell’Agenzia, non vi è ancora alcuna traccia dei suddetti elenchi e nel caso della divulgazione degli importi del 2010, si tratta di un ritardo tanto più rilevante, se si pensa che le organizzazioni iscrittesi quasi due anni fa, sono ancora in attesa dei dati relativi ai numeri dei contribuenti che le hanno scelte e dei relativi importi».

Le risorse derivate dal 5 per mille rispetto al 2010 e al 2011 continuano quindi a restare sempre un mistero, ciò che il Forum ritiene come una situazione del tutto «inaccettabile, che tradisce la fiducia dei Cittadini e che continua a colpire le organizzazioni di Terzo Settore, già pesantemente vessate dai controlli e dai tagli alla spesa sociale, e che mette a repentaglio la realizzazione di iniziative e progetti a favore dei Cittadini più deboli».
Quasi conseguentemente, dunque, la richiesta è che «l’Agenzia delle Entrate abbia, in riferimento a tale questione, lo stesso solerte comportamento preteso per il pagamento delle imposte da parte dei contribuenti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione Forum Nazionale del Terzo Settore (Anna Monterubbianesi), stampa@forumterzosettore.it.
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