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L’inganno di San Silvestro

Roma, Piazza San Silvestro: un identico segnale viene usato per indicare la presenza di un gradino e l'obbligo di arrestarsi per la presenza di un pericoloIl 31 marzo scorso è stato inaugurato il nuovo look di una delle piazze più centrali di Roma, quella che prende il nome dalla Chiesa di San Silvestro che sorge su uno dei suoi lati. Nel corso della stessa cerimonia è stato inaugurato un percorso tattile per non vedenti che ha avuto come padrini due “Gianni” molto conosciuti: Alemanno, sindaco di Roma, e Letta, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Berlusconi.
Grande soddisfazione, dunque, per i ciechi romani? «Niente affatto – dichiara subito Giulio Nardone, presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) -, anzi grande rabbia per l’occasione sprecata e il pubblico denaro speso male, con una scelta contraria al normale buon senso, oltre che al diritto alla mobilità e alla sicurezza dei non vedenti».

Ma entriamo più da vicino nel dettaglio dei fatti. È il pomeriggio del 31 marzo e un cieco – munito di un bastone bianco troppo corto e pesante, che sarebbe bocciato come ausilio da qualunque istruttore di Orientamento e Mobilità – cammina molto lentamente sulle onde non agitate, ma ugualmente avventurose, di un nuovo tipo di pista tattile a terra, a sezione sinusoidale. Ad accompagnarlo sono Gianni Alemanno e Gianni Letta che ascoltano ammirati una voce ricevuta dal cieco in cuffia, mentre loro la ascoltano dagli altoparlanti dislocati nella piazza: «Qui c’è un attraversamento pedonale».
Primo esempio di segnale uguale per situazioni differentiI due politici non sanno però che queste informazioni – in migliaia di attraversamenti pedonali in tutta Roma e in molte decine di migliaia in tutta Italia – i ciechi le ricevono dal senso tattile plantare che rileva la presenza di mezze palline a rilievo le quali significano “pericolo valicabile” e cioè “procedi, ma con cautela”. Questo perché in tutta Italia, nei marciapiedi e nelle piazze, in oltre duecentosettanta stazioni ferroviarie, in più di un centinaio di fermate delle metropolitane, in tutti gli aeroporti, in migliaia di uffici postali, in edifici pubblici e privati ecc., ecc., vengono utilizzati da quindici anni i segnali del linguaggio tattile LOGES (Linea di Orientamento, Guida e Sicurezza), installati anche in Grecia e in Portogallo (cliccando qui si accede a un elenco di numerose installazioni LOGES).
«Veramente – contesta Nardone – Alemanno lo dovrebbe sapere, dato che abbiamo inaugurato insieme altre opere dotate dei segnali LOGES, come il percorso tattile per non vedenti lungo le Mura Aureliane a Porta Metronia».
Gianni Letta, invece, probabilmente non sa che il sistema a onde sinusoidali, denominato Vettore, è un brevetto depositato e sfruttato economicamente dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che ne ha quindi il monopolio.Secondo esempio di segnale uguale per situazioni differenti «Ma l’ex Sottosegretario – prosegue il presidente dell’ADV – avrà pur notato in tutti gli aeroporti italiani il ben diverso profilo delle piste tattili LOGES, che sono talmente amichevoli sia verso i ciechi che verso gli altri Cittadini, da essere percorse molto spesso anche da chi ci vede benissimo, come indicazione direzionale cui affidarsi».
Forse Letta si sarà limitato a camminare accanto al cieco, senza mettere i piedi, o provandoci solo per pochi metri,  sulle ondulazioni fastidiose incollate sui marciapiedi a San Silvestro, perché altrimenti si sarebbe domandato come può mai un cieco camminare a lungo su quelle “onde”, senza affaticarsi e senza sbandare.

A questa domanda, tuttavia, hanno risposto esplicitamente i non vedenti che attraverso ben otto differenti associazioni e un folto gruppo degli stessi Soci dell’UICI, hanno espresso con forza la loro totale contrarietà all’adozione di un sistema che – come loro hanno constatato direttamente e come è stato certificato da autorevoli fonti scientifiche (si vedano ad esempio una perizia dell’ISPESL, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, oggi INAIL; Nella seconda, terza e quarta foto si può notare ancor meglio come vi sia un identico segnale per tre situazioni del tutto differentii documenti firmati dai due docenti dell’Università di Roma Tor Vergata Luciano Cerulli e Calogero Foti; quello della SIMM – Società Italiana di Medicina del Movimento e anche le riviste scientifiche «Ergonomics» e «Giornale di Medicina del Lavoro» [tutti questi testi sono disponibili in forma integrale, chiedendoli alla nostra redazione, info@superando.it, N.d.R.]) – è causa di alterazioni dei movimenti articolari e di sostanziale instabilità.
Le stesse perizie e l’esperienza quindicennale dei ciechi dicono, al contrario, che la pista tattile con il linguaggio LOGES è esente da tali controindicazioni, oltre ad essere prodotta e venduta in regime di libera concorrenza e in tutti i materiali possibili.

Ma c’è di più: come si può vedere nelle foto qui a fianco, il sistema Vettore ignora la differenza tra un consiglio di prudenza e un divieto di transito. Infatti, non possedendo l’apposito segnale, esso indica con lo stesso identico codice la presenza di un gradino, l’attraversamento zebrato e il confine con la carreggiata stradale in un punto dove non vi sono strisce pedonali e dove quindi è vietato attraversare.
Ma, si potrebbe obiettare, la voce proveniente dall’auricolare avviserebbe la persona della differenza. Probabilmente sì, sempre che la tecnologia non sia in panne o la batteria esaurita e vi è anche il piccolo particolare che in tutta Italia non vi è un solo cieco che sia proprietario di quel bastone speciale che si chiama SeSaMoNet [Secure and Safe Mobility Network, N.d.R.] e del quale l’esclusiva appartiene pure all’UICI. E poiché il sistema Vettore-SeSaMoNet è installato in meno di una decina di luoghi in tutta Italia – di cui tre di pertinenza dell’UICI – quanti decenni passeranno prima che sia conveniente per un cieco andare in giro con quel pesante tipo di bastone?
Un bel paradosso: nell'Ufficio Postale di Piazza San Silvestro, a differenza che all'esterno, vi è il sistema tattile LOGES, così come in migliaia di altri uffici postaliInfine, non va dimenticato che occupare anche parzialmente l’udito significa rendere più difficile, a chi non vede, riconoscere la direzione di provenienza dei rumori ambientali, una fonte essenziale di informazioni per la sua sicurezza.
«La segnaletica tattile per non vedenti – precisa Nardone – come qualunque altro tipo di segnaletica, ha come requisiti essenziali la riconoscibilità e l’uniformità; i segnali del linguaggio LOGES sono ben conosciuti da oltre una quindicina  di anni dai ciechi che si muovono autonomamente e sarebbe causa di confusione e disorientamento se essi si trovassero di fronte a segnali con forme e significati diversi da quelli esistenti in decine di migliaia di luoghi. Si provi ad esempio a immaginare che in Via Nazionale a Roma vengano improvvisamente installati dei cartelli stradali differenti da quelli ben conosciuti dagli automobilisti e presenti nel resto della città. O si pensi a cosa succederebbe se un identico segnale indicasse – come fa Vettore – “Rallentare” e “Senso vietato” [su questo si legga anche, cliccando qui, la lettera inviata dall’ADV al Sindaco di Roma e ad altri rappresentanti istituzionali, il 2 aprile scorso, N.d.R.]».

Ma c’è qualche  possibilità di una soluzione in accordo con l’UICI, abbiamo chiesto ancora a Nardone? «Ritengo di no – risponde -, anche perché insieme ad altre sei associazioni ci abbiamo provato in tutti i modi per tre anni e alla fine, quando stavamo  letteralmente a “un millimetro” dall’accordo, abbiamo ricevuto una lettera dalla Presidenza Nazionale dell’UICI che senza motivazioni, dichiarava chiuse le trattative. A questo punto, dunque, basta con la pretesa assurda e anticostituzionale dell’UICI di voler rappresentare tutti i ciechi, anche quelli non iscritti e addirittura quelli che hanno invece aderito ad altri sodalizi, in aperto contrasto con un preciso Parere del Consiglio di Stato (Sezione I, n. 226/80), mentre nel settore degli ausili alla mobilità, essa non rappresenta neppure tutti i suoi iscritti, parecchi dei quali sono contrari sia a Vettore che a SeSaMoNet [su questo si leggano ad esempio sia il comunicato stampa che la lettera alle Istituzioni recentemente elaborate dal Coordinamento UICI Rinnovamento, cliccando qui e qui N.d.R.]. Basta inoltre con il tentativo dell’UICI di far pesare il proprio potere lobbistico per nascondere le perizie scientifiche e la reale volontà dei ciechi italiani e in particolare di quelli che si muovono autonomamente e che quindi sanno quello che vogliono e quello che realmente è loro utile».
«Basta infine – conclude Nardone – con la ricerca dell’UICI di appoggi politici per far prevalere i propri interessi economici sugli interessi dei non vedenti ad avere ausili alla mobilità concretamente efficaci e uniformi su tutto il territorio nazionale».

Avremo naturalmente ancora modo di ritornare su tale argomento, vista la complessità dello stesso, ma attendiamo anche commenti e segnalazioni da tutti i Cittadini di Roma.

*Presidente di Retina Italia ONLUS.

Sulle questioni trattate nel presente testo, segnaliamo anche – sempre nel nostro sito – i seguenti articoli: Il sistema LOGES è collaudato da anni (cliccare qui); Indicatori tattili a terra: la posizione ufficiale dell’UICI (a cura di Carlo Giacobini, cliccare qui); Indicatori tattili a terra: LOGES vs Vettore (cliccare qui); Noi siamo ciechi, ma il Comune di Trieste è sordo! (cliccare qui).
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