Per una cultura accessibile a tutti

Uno strumento di supporto e di integrazione alla normativa vigente, per favorire la circolazione di idee e l’attivazione di buone pratiche nei luoghi della cultura: questo vuole essere il Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti, elaborato nei mesi scorsi da un Tavolo di Lavoro promosso dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino e dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, che verrà presentato il 13 maggio, nella prestigiosa cornice del Salone Internazionale del Libro di Torino

Giovani con disabilità in un museoPromosso alla fine del 2010, per iniziativa della CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino e del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, il Tavolo di Confronto Culturaccessibile raggruppa una serie di organizzazioni impegnate sul fronte culturale, sociale e della disabilità e nell’anno successivo ha elaborato il Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti, diviso in dieci punti (1. Conoscere, considerare e conciliare le differenti esigenze della pluralità delle persone 2. Offrire un’esperienza culturale appagante per qualsiasi persona 3. Miscelare ed equilibrare l’accessibilità agli spazi, all’esperienza e all’informazione 4. Privilegiare l’aspetto relazionale, educativo e l’accoglienza 5. Comunicare in modo positivo, non discriminante ed escludente 6. Ricorrere a pluralità di modalità comunicative e all’uso appropriato delle tecnologie 7. Fornire informazioni oggettive per permettere un’autovalutazione dell’offerta culturale 8. Promuovere la formazione degli operatori nei confronti dell’accessibilità alla cultura 9. Invitare gli artisti a considerare le istanze dell’accessibilità 10. Promuovere la ricerca sui temi della cultura accessibile), in applicazione dell’articolo 30 (Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Una nuova presentazione del Manifesto è in programma ora, per domenica 13 maggio, nell’ambito del Salone del Libro, in corso a Torino (Sala Arancio della Regione Piemonte, Lingotto Fiere, ore 13), incontro voluto per sviluppare e approfondire il dibattito su cultura, accessibilità, pari opportunità, cittadinanza riconosciuta, ruolo delle Istituzioni e degli Enti, potendo contare su un pubblico vasto e interessato all’ambito culturale, ciò che potrà consentire di diffondere ulteriormente le richieste di inclusione sociale e pari opportunità.
All’evento parteciperanno Paolo Osiride Ferrero, presidente della CPD di Torino, Anna Pironti e Brunella Manzardo del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Eugenia Monzeglio, presidente dell’ISITT (Istituto Italiano per il Turismo per Tutti) e Francesca Pregnolato, presidente dell’Associazione Artepertutti.

«Così come è stato ideato – sottolineano i rappresentanti della CPD di Torino – il Manifesto vuole essere uno strumento di supporto e integrazione alla normativa vigente, per favorire la circolazione di idee e l’attivazione di buone pratiche nei luoghi della cultura. Il gruppo di lavoro che ne è fautore è aperto a tutti coloro che lo sottoscrivono e intende proseguire il proprio impegno nella promozione e nella diffusione di una cultura dell’accessibilità non solo a livello museale, ma più in generale in tutti gli ambiti e spazi che promuovono e realizzano eventi culturali». (S.B.)

Il Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti
Premessa

La cultura, con i suoi eventi e con gli spazi in cui essi si manifestano, riveste, nella società contemporanea, un ruolo primario per ogni persona, in relazione al percorso di educazione permanente, al piacere e all’intrattenimento, all’inclusione nella società, proprio perché le manifestazioni della cultura riuniscono diversi e molteplici ambiti di crescita personale, collettiva, sociale.
Tali ambiti toccano aspetti artistici, espressivi, estetici, emotivi, relazionali.
A ciò si aggiunge il fatto che esiste uno stretto legame tra partecipazione ad eventi culturali e lo stato di ben-essere e di salute della persona.
L’impegno delle offerte della cultura è essere al servizio della pluralità e diversità degli utenti e provvedere ad identificare e a soddisfare i bisogni espressi dai fruitori, specie laddove vi siano esigenze specifiche, sovente collegate a disabilità o difficoltà.
Pertanto diventa prioritario definire ed esplicitare una capillare politica dei pubblici.
Infatti, oggi, fruitori e produttori di cultura sono i diversi pubblici.
La questione è fondamentalmente etica: le manifestazioni culturali hanno una responsabilità sociale ben precisa, in quanto realizzate in spazi pubblici o aperti al pubblico, e attraverso il ruolo sempre più incisivo della dimensione educativa, formativa e ri-creativa, si ribadisce il diritto di accesso di tutti ai luoghi e alle iniziative della cultura.
Se il diritto d’accesso alla cultura è negato o ridotto da condizioni della società e dell’ambiente fisico disabilitanti, viene compromessa la piena ed effettiva partecipazione su basi paritarie di molte persone in relazione al loro stato di salute e alla loro provenienza sociale e culturale.
La qualità dell’esperienza dei visitatori deve essere al centro delle politiche culturali, fornendo strumenti e opportunità culturali alle persone che presentano identità e differenze, attese, bisogni, curiosità, abilità varie e diverse.
È indispensabile leggere, sotto l’ottica dell’accessibilità, della fruibilità e della piacevolezza, tutti gli anelli connessi all’esperienza culturale i qualunque essa sia, in modo da formare la catena dell’accessibilità, che deve consentire a chiunque di vivere un’esperienza culturale in modo appagante, soddisfacente, piacevole in condizioni di autonomia, comfort, sicurezza e che non deve trascurare tutti gli aspetti connessi a ciò che accade prima di arrivare e di accedere all’offerta culturale ovvero l’informazione, la mobilità (trasporti, percorsi pedonali, controllo delle lunghe distanze a piedi, parcheggi etc.), gli orari e i tempi.
È quindi necessario che chi opera in ambito culturale sia consapevole delle istanze della cultura accessibile affinché la cultura diventi realmente esperienza per tutti e di tutti.
In questa direzione si colloca il “Manifesto della cultura accessibile a tutti”, che è stato elaborato partendo dal decisivo contributo dei musei e delle Associazioni a tutela e promozione delle persone con disabilità e dell’accessibilità, con il successivo contributo di altre istituzioni e soggetti culturali.
(Il testo integrale del Manifesto è disponibile cliccando qui).

Per ulteriori informazioni: uffstampa@cpdconsulta.it.

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