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Tutto sui videoingranditori, in Italia e all’estero

Logo del sito Videoingranditori.orgAl di fuori del ristretto numero di persone curiose e informate, pochi sanno che quando si accentuano i problemi di vista e gli occhiali non sono più molto efficaci, la tecnologia mette a disposizione nuovi e sempre più sofisticati dispositivi in grado di supportare la funzione visiva in tutte le attività quotidiane: in casa, a scuola, al lavoro e nel tempo libero.
Stiamo in particolare parlando dei videoingranditori. Ma di che cosa si tratta esattamente? Di quanti tipi ne esistono? Quanti e quali sono i modelli disponibili a livello internazionale? E in Italia quanti, quali e dove e possibile trovarli?

Sono queste le principali domande a cui intende rispondere Videoingranditori.org, nuovo sito web che mette a portata di clic circa cinquecento modelli tra videoingranditori da tavolo, trasportabili, portatili, tascabili e ibridi, comprese le Apps, applicazioni che trasformano gli smartphone in lenti d’ingrandimento digitali.
La nuova realizzazione si propone come uno strumento informativo, di supporto e di documentazione per quanti possano avere bisogno di videoingranditori (ipovedenti, familiari, docenti, datori di lavoro, operatori socio-sanitari), uno spazio di condivisione e non commerciale.
L’avvio del sito ha richiesto tre mesi di intenso e complesso lavoro di ricerca di informazioni, sintesi e rielaborazione dei dati, ma il risultato è ora un ricco spazio web accessibile, che promette di diventare sempre più interattivo, dove trovare tutte le informazioni utili a scoprire e valutare le caratteristiche di ogni videoingranditore.
In particolare va detto che le schede degli apparecchi sono alla portata di tutti: non è richiesta infatti la qualifica di perito elettronico per cogliere le qualità dei dispositivi, né c’è la volonta di “abbagliare” gli utenti con le consuete ed enfatiche espressioni commerciali, come: «È il primo apparecchio al mondo che…», «È l’unico dispositivo in grado di…».

La prima sorpresa che desta meraviglia e che ha costretto più che a raddoppiare il lavoro è stato per altro il numero inatteso di videoingranditori in circolazione a livello internazionale, ciò che non sembra possibile, considerando i pochi modelli reperibili in Italia. Navigando del resto in Videoingranditori.org, si rileva quasi subito che solo circa il 20% dei videoingranditori disponibili a livello internazionale sono distribuiti in Italia e che i produttori nazionali di questi apparecchi sono più unici che rari e lavorano quasi artigianalmente.
Il complesso lavoro di reperimento delle informazioni ha evidenziato poi, fin da subito, la carenza di molti dati relativi a caratteristiche importanti a livello di utilizzatore finale: posizione e distanza della telecamera rispetto all’eventuale piano d’appoggio; dimensioni e peso; caratteristiche luminose dei monitor; difficoltà – talvolta – di capire le differenze tra le diverse versioni di un determinato modello. E ancora, si scoprono più apparecchi identici nella sostanza, ma differenti a livello di marchio.

Ma le risorse messe a disposizione dal nuovo sito non finiscono qui. Si trovano infatti anche video dei modelli più recenti, esperienze d’uso, un “mercatino”, gli spazi Come scegliere un videoingranditore e Il videoingranditore che vorrei, ulteriore documentazione e approfondimenti e “l’angolo delle memorie”.

Coordinatore di Videoingranditori.org, ha ideato e gestisce il nuovo servizio insieme a un piccolo gruppo di persone con disabilità visiva, tra cui Corrado Siri e Massimiliano Martines.
Frascolla è già stato ideatore e coordinatore, fino al 2010, del Servizio “Tommaso!” dell’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti), oltre ad aver fondato e moderato la mailing-list Ipovisione. Siri è consulente e coordinatore della Commissione Ipovisione dell’UICI Liguria (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Martines è membro della Commissione OSI (Osservatorio Siti Internet) dell’UICI, oltreché componente del gruppo Progetto “Firma Digitale” dell’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) e redattore della testata «Uiciechi.it».

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