Via da tutti i luoghi di partecipazione istituzionale!

Lo ha deciso il Coordinamento Nazionale del Forum del Terzo Settore, a partire dalla sesta Conferenza Nazionale per il Volontariato di ottobre, per esprimere la propria ferma protesta e preoccupazione verso le decisioni del Governo che, tramite il recente Decreto Legge sulla revisione della spesa pubblica, ha di fatto abolito numerosi organi di confronto tra la Società Civile e le Istituzioni

Dito puntato verso l'obiettivo della macchina fotograficaDopo avere partecipato al “Tavolo permanente fra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed il Terzo Settore”, il Forum Nazionale del Terzo Settore – organizzazione cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – ha annunciato al sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, che diserterà la Sesta Conferenza Nazionale del Volontariato in programma dal 5 al 7 ottobre all’Aquila – promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato – e con essa tutti i tavoli di confronto e concertazione istituzionali, se il Governo non modificherà il decreto sulla spending rewiew (Decreto Legge n. 95 del 6 luglio 2012, Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini).

Lo ha reso noto il Coordinamento Nazionale dello stesso Forum – a seguito anche delle dure prese di posizione di queste settimane, per la decisione del Governo di abolire numerosi organi di confronto tra Società Civile e Istituzioni – in una nota ove si scrive tra l’altro: «Prendiamo drammaticamente atto che la spending rewiew viene usata a pretesto per ridurre gli spazi di democrazia e i momenti di confronto tra Società Civile e Istituzioni e che le decisioni del Governo sembrano andare nella direzione di interrompere di fatto i rapporti con il Terzo Settore. Davanti a uno scenario del genere non possiamo che esprimere profonda preoccupazione e la nostra ferma protesta. Chiediamo al Governo di tornare indietro rispetto alla decisione di chiudere gli Osservatori e gli altri istituti di partecipazione e di rivedere l’articolo 4 della spending review che, nell’attuale formulazione, impedisce la realizzazione di importanti servizi sociali per la comunità».
«Se questo non accadrà – prosegue il comunicato del Coordinamento del Forum – saremo costretti a disertare la Conferenza Nazionale del Volontariato e tutti i tavoli di confronto istituzionale promossi dal Governo. Siamo coscienti di muoverci su una linea che non ci è propria e che non avremmo voluto intraprendere, ma ci troviamo costretti a dare segnali forti a questo Governo, che sta adottando scelte che vanno a ledere importanti diritti costituzionali, come quello della partecipazione, che sono il presupposto stesso di eventi come la Conferenza del Volontariato».
«Gli Osservatòri – si sottolinea in conclusione – non sono un fastidioso orpello, non costano nulla, sono invece dei luoghi istituzionali che garantiscono confronto e partecipazione, e quindi spazi di democrazia nel nostro Paese. Chiuderli è una decisione sbagliata che mette a repentaglio i valori alla base del nostro mondo, proprio in questo momento critico in cui, più che mai, il nostro Paese ha bisogno di rafforzare il proprio capitale di fiducia e di coesione sociale, precondizioni di qualsiasi sviluppo».

La posizione espressa dal Forum viene anche condivisa senza riserve dall’Auser associazione di volontariato e promozione sociale, impegnata da più di vent’anni in una preziosa attività di diffusione della cultura e della pratica della solidarietà, oltre ad essere la principale organizzazione italiana attiva sul fronte della terza età – secondo il cui presidente nazionale Michele Mangano, «quei provvedimenti contengono un immotivato attacco ai soggetti del Terzo Settore (associazionismo, cooperazione sociale e volontariato), che rappresentano uno  dei pilastri più importanti per la vita sociale del nostro Paese».

Dapprima, vale la pena ricordarlo in conclusione, era stata soppressa, nel mese di febbraio, l’Agenzia per il Terzo Settore, successivamente, in seguito al citato Decreto Legge sulla revisione della spesa pubblica, si è sostanzialmente deciso di abolire l’Osservatorio Nazionale dell’Associazionismo Sociale, l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato, il Comitato per i Minori Stranieri, la Consulta per i Problemi degli Stranieri Immigrati e delle loro Famiglie e la Commissione di Indagine sull’Esclusione Sociale, senza contare il drastico ridimensionamento dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidscriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).

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