“Persone con politicità”

Solo uno “scherzo di mezza estate”, quello con cui Giorgio Genta individua una nuova “patologia”, ovvero la politica intesa come professione, rifacendosi, per le varie categorie, ai diversi livelli di disabilità individuati nella bozza di Decreto che sta per revisionare l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)? Il giudizio passa ai Lettori

Gaetano Vicari, Lo sberleffo

Gaetano Vicari, “Lo sberleffo”, olio su tela con buchi

La temutissima e singhiozzante stesura del decreto relativo all’applicazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), collegato alle prestazioni sociali, pare abbia introdotto, nelle 136 parametrazioni valutative della monetizzazione figurata della disabilità, una nuova specificità, quella delle “persone con politicità”.
Cotal definizione, in irrispettoso ossequio all’ICF [la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, N.d.R.], ove recitasi «la disabilità è uno stato di salute in ambiente avverso», bene inquadra le persone portatrici degli esiti di questa “patologia”, in alcuni casi fortemente invalidante…
Naturalmente “l’ambiente avverso” è dato dai sentimenti non esattamente di stima e di amicizia provati dai comuni Cittadini nei loro confronti e la “patologia” è la politica intesa come professione. In tal senso, il lavoro in materia dei tecnici dell’attuale Governo è stato mostruosamente encomiabile. Bisogna inoltre riconoscere con obiettività che parimenti le forze politiche che appoggiano detto Governo – con sottili ma fondamentali distinguo “salvaclientele” – hanno attivamente collaborato all’opera. Sarebbe inoltre vil cosa non rilevare che persino taluni esponenti dell’opposizione esplicita hanno contribuito alla titanica impresa.

Ecco dunque (notevole scoop) un frammento del paragrafo relativo alla posizione ISEE delle “persone con politicità”, nella versione fornitaci da un fotocopiatore ministeriale di quarta classe – stipendio netto mensile 16.203,50 euro per 19 mensilità, portate a 20 negli anni bisestili, 21 negli anni di inizio secolo e 22 in quelli di inizio millennio – fotocopiatore da noi corrotto con alcuni ausili in uso da più di cinque anni, perché altro non ci è rimasto.
Per le “persone con politicità” si applicheranno dunque i seguenti criteri di calcolo:
– persone con politicità lieve
: i redditi derivanti da gettoni, prebende, tangentine, mazzettucce et similia sono computabili nell’abbattimento della soglia-ISEE. Detti redditi vengono moltiplicati per 3,14 per ogni parente entro il quarto grado, sistemato in società partecipate di interesse locale.
persone con politicità moderata (elette cioè per non più di sedici volte consecutive in enti locali, consigli di amministrazione di istituti bancari di interesse regionale ed enti lucrativi assimilati): qui le agevolazioni previste per le persone con politicità lieve in relazione al parentado si estendono anche ad amiche/amici, amici di amici, amanti, suocere, segretarie-confidenti, portacartelline (ovvero portaborse con ridotta capacità di carico), passeggiatori di cani regolarmente assunti (limitatamente invece al 50% per quelli in nero se più di tre).
persone con politicità grave (elette cioè a cariche di preminente interesse nazionale per più di vent’anni consecutivi): coloro che appartengono a questa assolutamente non ristretta categoria beneficiano anche e doverosamente del computo – sempre a valore-ISEE-sottrattivo-moltiplicativo x 6,28 – della stima autocertificativa di beni mobili e immobili (megayacht in leasing fasullo e castelli neogotici in Turingia inclusi), sino a 12 miliardi di euro. Per la parte che eccede detto valore, si applica il coefficiente moltiplicativo, come sopra, del solo 3,14. La categoria parentale di queste persone è estesa ad ogni elettore, con la propaggine terminale dell’arto superiore lavata più o meno bene, che sia giunto a contatto epidermico, anche se casuale, perdurando il mandato elettivo.

A questo punto, nel calcolo dell’ISEE – al fine di evitare critiche pretestuose su eventuali possibili “minori risparmi di spesa” nelle prestazioni sociosanitarie e socioassistenziali derivanti da dette detrazioni – è stato disposto, oltre al già paventato taglio del 20% dei dirigenti statali e del 10% degli altri dipendenti pubblici, anche il taglio di tre dita della mano destra degli ultimi suddetti public servants, misura che porrà il Governo al riparo da ogni critica sulla mancata efferatezza dei tagli di bilancio.
Un accordo culturale con il Borneo salgariano è stato in tal senso siglato, al fine di permettere l’immigrazione provvisoria nel Bel Paese, per mesi quattro e con finalità letterarie, di 250 Daiachi ex tagliatori-di-teste, riconvertibili previo corso di 1.600 ore in “tagliatori-di-dita”…

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