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I volti delle donne quando incontrano l’handicap

Françoise Nielly, "Senza titolo 478", olio su tela, 2008

Françoise Nielly, “Senza titolo 478”, olio su tela, 2008 (immagine scelta a cura del Gruppo Donne UILDM)

Si arricchisce ulteriormente la produzione del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), una delle esperienze più vive e interessanti del nostro Paese, nel campo della documentazione riguardante la disabilità (se ne veda in calce il box dedicato).
Nei giorni scorsi, infatti, è stata pubblicata la quattordicesima dispensa della collana
Donne e disabilità, elaborata a seguito dell’incontro denominato I volti delle donne quando incontrano l’handicap. Madri, fidanzate, sorelle, mogli, amiche e assistenti, i volti femminili quando incontrano l’handicap: come vivono questa situazione le donne che interagiscono in vari ruoli con la disabilità e quando le donne disabili sono anche queste figure, tenutosi a Lignano Sabbiadoro (Udine) il 24 maggio scorso, nell’ambito delle Manifestazioni Nazionali UILDM, evento introdotto da Gaia Valmarin e Valentina Boscolocomponenti del Coordinamento del Gruppo Donne UILDM – e condotto dalla psicologa Cinzia Doria.
Ben volentieri ne riprendiamo l’
Introduzione, curata da Gaia Valmarin, ricordando che i vari testi sono liberamente consultabili, nelle pagine internet del Gruppo.

La mente, l’animo femminile quanto sono complicati ed entusiasmanti da conoscere, e ancor di più quando – incontrando sul loro percorso la disabilità – si illuminano di mille sfumature e sfaccettature, a volte di grande dolcezza, altre di profonda amarezza.
Partendo da questo approccio alla vita, il Gruppo Donne UILDM, a Lignano Sabbiadoro, ha voluto affrontare un argomento così profondo da aprirne mille altri, scaturiti dall’incontro I volti delle donne quando incontrano l’handicap.
Cinzia Doria, psicologa dell’età evolutiva, mediatrice familiare e sociale, supportata da Valentina Boscolo e da chi scrive, per il coordinamento del Gruppo, dopo avere presentato i concetti-cardine tratti dal titolo, ha stimolato la conversazione tra i partecipanti, che hanno portato con la loro viva voce le gioie, ma anche le sofferenze di essere madri o compagne, quando si vive su se stesse la disabilità o quando ad essere disabile è una persona cara.
Abbiamo imparato a conoscere l’ansia di una madre, quando ha scoperto la patologia del proprio figlioletto; il bisogno di autonomia di una figlia ormai grande, ma sempre giovane nel volere sperimentare la sua indipendenza nei confronti di una madre e di sorelle iperprotettive; ci ha colpito la tenerezza di un compagno nei confronti della propria fidanzata disabile conosciuta così, “per gioco”, giusto per provare una relazione su internet, che poi è diventata una cosa importantissima e seria. E ancora, è stato affrontato il tema, spesso sottovalutato, dell’amicizia fra donne e di come possa capitare – neppure troppo di rado – che le amiche non parlino con una di loro, se questa è disabile, di amore o sessualità, perché si sentono in colpa, ritenendo che l’amica disabile non possa mai vivere queste esperienze, mentre loro sì, e invece di spronarla a vivere come tutti – magari sbagliando -, la inibiscono, nel tentativo di proteggerla; oppure raccontano banalità, ma non la coinvolgono in una vera complicità femminile.
Infine, sono stati due uomini a parlare del ruolo di assistente e assistito che, se impostato sulla sincerità dei bisogni e sul rispetto della dignità, esula e si eleva dall’atto lavorativo ed economico, per diventare, nel tempo, un rapporto profondamente umano. L’importante è che l’uno non schiacci la personalità dell’altro e che esista sempre un’autonomia di pensiero, pur non essendoci l’indipendenza fisica.
Gaia Valmarin

Il Gruppo Donne UILDM
14 eventi e altrettante pubblicazioni della collana Donna e disabilità, tantissimi articoli, interviste, recensioni, adesioni a campagne ecc., organizzati per temi, varie segnalazioni di film attinenti alle donne disabili, centinaia di segnalazioni bibliografiche e di risorse internet schedate: è questa la produzione del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), che costituisce certamente una delle esperienze più vive e interessanti – nel campo della documentazione riguardante la disabilità – avviata nel 1998 in modo informale.
Gli obiettivi originari erano da una parte quello di raggiungere le pari opportunità per le donne con disabilità, attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dei propri diritti, dall’altra cogliere la “diversità nella diversità”, riconoscendo la specificità della situazione delle donne disabili.
Poi, nel corso degli anni, il Gruppo ha cambiato in parte il proprio ambito d’interesse, oltre a non essere più composto da sole donne e a non occuparsi esclusivamente di questioni femminili. La stessa disabilità è diventata uno dei tanti elementi in un percorso di integrazione e di apertura su più fronti.
Nel 2008, per festeggiare il suo decimo “compleanno”, il Coordinamento del Gruppo Donne (composto attualmente da Francesca Arcadu, Annalisa Benedetti, Valentina Boscolo, Oriana Fioccone, Simona Lancioni, Francesca Penno, Anna Petrone, Fulvia Reggiani e Gaia Valmarin) ha deciso di investire di più in informazione e in documentazione, recuperando i suoi obiettivi originari, senza rinunciare all’apertura quale tratto distintivo. E così – come in un laboratorio – è iniziato un lavoro finalizzato a organizzare e rendere fruibili, attraverso il proprio spazio internet, le informazioni che circolano all’interno del Coordinamento stesso.
Un importante, ulteriore salto di qualità, infine, si è avuto con la creazione di un repertorio (VRD – Virtual Reference Desk), che raggruppa le varie risorse fruibili in internet (in lingua italiana) di e su donne con disabilità.
Nel 2011 il Gruppo Donne UILDM ha anche ricevuto da Decima Musa Caravaggio (Associazione Culturale Europea-Compagnia Teatrale) il Premio Decima Musa «per il valore di un’attività finalizzata al raggiungimento delle pari opportunità, che sottolinea e affronta il problema specifico e la situazione delle donne disabili».
Il Gruppo Donne UILDM è anche su Facebook (cliccare qui).

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