In difesa di tutti i diritti umani

Un monito ai Paesi dell’Europa, per far sì che le politiche economiche di austerità non significhino mancato rispetto dei diritti umani, in particolare per le fasce sociali più vulnerabili, e un richiamo anche alle Paralimpiadi e all’insegnamento che ne è scaturito: c’è stato anche questo nel discorso con cui l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha inaugurato a Ginevra la ventunesima sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU

Navanethem "Navi" Pillay

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, la sudafricana Navanethem “Navi” Pillay

Nel tenere il proprio discorso inaugurale della ventunesima sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU a Ginevra, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, la sudafricana Navi Pillay, ha sottolineato tra l’altro come «le politiche di austerità avviate in molti Paesi d’Europa per stabilizzare la propria economia stiano facendo crescere le tensioni sociali, rendendo evidente il rischio che ciò si associ a un minor rispetto dei diritti economici, sociali e culturali». «I tagli alla spesa pubblica – ha dunque dichiarato Pillay – non devono assolutamente avere un impatto negativo sul godimento dei diritti umani e sui bisogni delle fasce sociali più povere e vulnerabili», come segnatamente sono le persone con disabilità e le loro famiglie.

L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha voluto poi concludere il suo lungo discorso – ove ha preso in esame numerose situazioni specifiche di diritti umani negati, in altrettante parti del mondo – con un richiamo alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Londra, sostenendo che «il nostro lavoro dovrebbe essere ispirato ai risultati degli atleti che hanno partecipato a questi eventi, lanciando messaggi molto profondi all’insegna dei diritti umani. La presenza, ad esempio, di atlete dell’Afghanistan e dalla Somalia ci ricorda quali risultati si possano ottenere, rompendo le barriere della disuguaglianza di genere e facendo cessare le discriminazioni e le violenze. Alle Paralimpiadi, poi, abbiamo anche potuto vedere cosa possano fare gli atleti con disabilità i quali, superando l’esclusione e il pregiudizio, possono realizzare i loro sogni ed esplicare tute le loro potenzialità».
«I loro risultati – ha concluso Navi Pillay – siano di guida per il ruolo di leadership che il nostro Consiglio deve assumere, nel promuovere i diritti umani in tutto il mondo». (S.B.)

Il testo integrale del discorso tenuto a Ginevra da Navi Pillay è disponibile in inglese, cliccando qui.

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