A Savona c’è il mondo della vela a portata di mano

Sono ormai numerose le associazioni che offrono l’opportunità di praticare dello sport alle persone con disabilità e fra queste, ormai da molti anni, vi è anche la Sezione di Savona della Lega Navale Italiana, che consente, a chi lo desidera, di cimentarsi nello sport velistico.
Fortunatamente, per avvicinarsi a quest’ultimo, non è necessario possedere una barca e anche chi non ha mai avuto la possibilità economica di farlo, deve sapere che a Savona – ogni sabato mattina e compatibilmente con le condizioni atmosferiche – si tengono specifici corsi, totalmente gratuiti, grazie all’impegno di un gruppo di volontari che “armano” le piccole barche a vela (Singolo 2.4mR e Doppio Access 303), accompagnando le persone con disabilità fuori dal porto della città ligure e insegnando loro a condurre le imbarcazioni.
I volontari della Lega Navale, poi, oltre ad essere tecnicamente preparati, sono anche persone simpatiche e disponibili e dopo un corso teorico, consentono agli interessati di comprendere le “andature” e i modi per regolare le vele, per far sì che essi possano condurre in piena autonomia e in totale sicurezza le barche, sin dalle prime uscite.
Accedere alle barche è semplice, anche per chi non si muove autonomamente. Infatti, la sede savonese della Lega Navale – oltre a mettere a disposizione bagni accessibili – ha una specifica attrezzatura che permette di “calare” nelle imbarcazioni anche le persone che non possono farlo autonomamente. Il tutto si svolge nell’ambito del progetto denominato Velabile 2012, sostenuto dai Lions Club di Albissola Marina e di Albissola Superiore “Alba Docilia”.
Chi dunque non abbia mai provato a uscire in mare con una barca a vela, filando sull’acqua nel silenzio, sospinto dal vento, sappia che si tratta realmente di sensazioni uniche e di emozioni impareggiabili.

Nei giorni poi da giovedì 13 a domenica 16 settembre, abbinata a Velabile 2012, è prevista a Savona anche la terza tappa del primo Sailing Campus 2012 – Il Gioco del Lotto, iniziativa promossa dall’associazione vicentina Lo Spirito di Stella, con il contributo de Il Gioco del Lotto, che ha già vissuto le sue prime fasi in giugno a Trieste e più recentemente a Caldonazzo (Trento). La conclusione si avrà invece dal 27 al 30 settembre alla Spezia.
Si tratta di cicli di attività che consentono ad adulti e ragazzi con e senza disabilità la possibilità di vivere quattro giorni “fuori dal comune”, con lezioni teoriche e pratiche di vela, per imparare a governare le imbarcazioni della gamma Access.
Quest’anno, dunque, la Lega Navale Italiana di Savona, – che aveva già collaborato nel 2011 al Campus della Spezia – “giocherà in casa”, modificando la propria tradizionale Regata del Polo Nautico per Tutti in un diverso tipo di evento di promozione sociale. La scuola si svolgerà sulle già citate barche Doppio Access 303 – a due posti appunto – alcune delle quali saranno messe a disposizione dalla Società UpSail, a completamento della flottiglia di tre natanti disponibili a Savona, l’ultimo dei quali sarà inaugurato proprio in coincidenza con l’apertura del Campus, giovedì 13 (ore 10.30), completa dell’intestazione Dono della Fondazione De Mari.

Al Campus parteciperà anche l’attrice, giornalista e scrittrice Antonella Ferrari, da tempo madrina dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e da anni amica di Andrea Stella – ideatore del noto catamarano senza barriere “Lo Spirito di Stella” e fondatore dell’omonima Associazione – che per l’occasione presenterà sabato 15 (presso la Lega Navale Italiana, ore 18.30) il suo libro Più forte del destino. Tra camici e paillettes. La mia lotta alla sclerosi multipla, del quale anche il nostro sito si è già ampiamente occupato e dove l’Autrice ha raccontato per la prima volta in un volume la sua storia di sclerosi multipla, parlando di sé senza censure, dei momenti di sconforto, della rabbia, della frustrazione di una diagnosi arrivata molto tardi e della fatica a rialzarsi dopo ogni caduta, ma anche della grande gioia per ogni piccola conquista e per la soddisfazione di avercela fatta a trovare il suo posto nel mondo dello spettacolo, nonostante i pregiudizi. (Dorotea Maria Guida e Stefano Borgato)