Ma le preoccupazioni permangono

Infatti, non servono certo a fugare lo stato di incertezza e di preoccupazione sul futuro delle persone con disabilità e delle loro famiglie, le recenti parole del sottosegretario alle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, nonostante la dichiarata «grande attenzione nei confronti delle persone con disabilità» e l’impegno a rispettare anche la Convenzione ONU

Uomo con disabilità davanti a una finestra con grataAlcune importanti dichiarazioni sulla riforma dell’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente), che dovrebbe essere approvata a breve, e più in generale sulle politiche per la disabilità del Governo Monti, sono state rilasciate qualche giorno fa dal sottosegretario alle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, intervenendo al sit-in di Roma del Comitato 14 Settembre [se ne veda la documentazione filmata in YouTube, N.d.R.].
In particolare il Sottosegretario ha affermato che il suo Governo ha «grande attenzione nei confronti delle persone con disabilità» ed è «impegnato a rispettare anche la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità», pur se in mancanza di risorse finanziarie.
Ha voluto quindi sottolineare che «non saranno tagliate le indennità di accompagnamento», anche se esse «verranno inserite nel nuovo calcolo dell’ISEE». Tuttavia, nel Decreto che sarà approvato a breve, il Governo farà sì che si possano dedurre le spese sostenute per l’assistenza ai disabili, senza però chiarire in quale misura saranno quantificabili forfettariamente le spese non documentabili, come ad esempio quelle dell’assistenza prestata dai familiari a persone con gravi disabilità, che in alcuni casi è necessaria per ventiquattr’ore su ventiquattro.
Vale qui la pena ricordare che attualmente le pensioni di invalidità vengono concesse a persone con un reddito personale inferiore esattamente a 15.627,22 euro (per l’anno 2012), mentre per le indennità di accompagnamento non è previsto alcun limite di reddito. Bisogna pertanto vedere cosa cambierà con la riforma dell’ISEE.

E ancora, il sottosegretario Guerra ha dichiarato che il Governo Monti «non ha previsto nuovi fondi per i disabili, ma non ne ha finora nemmeno eliminati». Soprattutto ha confermato di trovarsi a dover coprire con altre risorse i tagli previsti nell’estate del 2011 dalle manovre del Governo Berlusconi, pari a 40 miliardi per la riforma fiscale e assistenziale (4 nel 2012, 16 nel 2013 e 20 nel 2014), di cui 20 miliardi, secondo la Guerra, destinati finora alle persone con disabilità. Una notizia, questa, che – va rilevato – è stata finora incredibilmente “silenziata” anche da molti dei più importanti organi d’informazione.
Ora, per il 2012, il Governo Monti ha rinunciato ad attuare la riforma assistenziale e ad eliminare i primi 4 miliardi, ma non è al momento possibile prevedere cosa deciderà il Governo che emergerà dalle elezioni politiche previste nella primavera del 2013, in merito ai pesanti tagli previsti per il 2013 e il 2014, ai quali si dovrà trovare una copertura.

Nonostante, quindi, la sensibilità dimostrata dal sottosegretario Guerra e le sue dichiarazioni, non può che permanere una grande incertezza e preoccupazione per il futuro delle persone con disabilità.

Padre di un ragazzo con grave disabilità.

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