Non cadano nell’oblìo i diritti dei più deboli

Così, in una nota, il Presidente dell’Unitalsi, che rimarca «il concreto rischio che la fine anticipata delle attività legislative dell’attuale Esecutivo interrompa l’arduo percorso normativo contenente provvedimenti a favore delle fasce sociali più deboli, a cominciare da un aumento dei fondi destinati alle politiche sociali che, allo stato attuale, risultano insufficienti e non degni di un Paese evoluto»

Salvatore Pagliuca

Il presidente dell’Unitalsi Salvatore Pagliuca

«La fine anticipata della Legislatura – dichiara in una nota il presidente dell’Unitalsi Salvatore Pagliuca – non lasci cadere in un nebuloso oblìo i sacrosanti diritti delle persone più deboli, dei malati, dei portatori di handicap e delle loro famiglie».

Con un accorato messaggio, dunque, in linea con le preoccupazioni espresse in queste ore anche dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e da noi riferiti in altra parte del giornale, anche il Presidente dell’Unitalsi si rivolge ai rappresentanti istituzionali, rimarcando «il concreto rischio che la fine anticipata delle attività legislative dell’attuale Esecutivo finisca per interrompere l’arduo percorso normativo contenente provvedimenti a favore delle fasce sociali più deboli, a cominciare da un aumento dei fondi destinati alle politiche sociali che, allo stato attuale, risultano insufficienti e non degni di un Paese evoluto».

«La diversità è ricchezza – conclude Pagliuca – e il nostro Paese, pertanto, ha l’obbligo morale di tutelare questo patrimonio di umanità che, sebbene avvinto a realtà di disagio e di sofferenza, conserva intatto il profumo della dignità, cui ciascuno deve il massimo rispetto. A cominciare da chi siede in Parlamento». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficio_stampa@unitalsi.it.

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