Uno studio sulla sessualità delle donne con disabilità fisica

È quello condotto da una studentessa di Psicologia dell’Università della Valle d’Aosta, basato su un questionario, aperto a tutte le donne maggiorenni (disabili e non). Un’iniziativa certamente meritoria, in un settore di studio che mentre in ambito internazionale può contare su un’ampia letteratura, nel nostro Paese – purtroppo – risulta ancora piuttosto carente

Donna in carrozzina fotografata di spalleCondividiamo le parole di Laura Elke D’Apolito, laureanda della Facoltà di Psicologia dell’Università della Valle d’Aosta, quando scrive che «è molto vasta la letteratura internazionale nel campo della sessualità della donna con disabilità fisica, collegata alla difficoltà di deambulazione, mentre in Italia sembra essere del tutto assente». Si tratta infatti di questioni sulle quali anche la nostra redazione cerca spesso di incoraggiare il più possibile studenti e ricercatori ad approfondire le analisi e le trattazioni.

Ben volentieri, dunque, diamo spazio all’iniziativa proposta dalla stessa Elke D’Apolito che – in vista della conclusione dei suoi studi e rivolgendosi a tutte le donne maggiorenni (disabili e non) – ha elaborato una Ricerca pilota sulla sessualità della donna con disabilità fisica, basata su un questionario, composto da una cinquantina di domande non complesse.
Le risposte saranno naturalmente anonime, utilizzate esclusivamente per finalità di ricerca scientifica e raccolte nel più assoluto rispetto della Legge 196/03 sulla tutela dei dati personali.

Buon lavoro, quindi, a Laura Elke D’Apolito e a chi vorrà collaborare con lei, rispondendo al questionario, con l’auspicio che iniziative del genere possano diffondersi sempre di più. (S.B.)

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