Ai partiti, alle coalizioni, ai candidati

«Troppo spesso – scrive Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) – la semplice menzione di propositi nei programmi politici si è rivelata priva di concretizzazione. Per questo chiediamo una risposta chiara, univoca e pubblica a una serie di nostre domande, riguardanti i tanti problemi delle persone con disabilità, e un impegno formale ad essere poi conseguenti nei fatti»

Realizzazione grafica con tanti punti di domandaNata in primo luogo per tutelare e vigilare sull’applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’Associazione SIDiMa (Società Italiana Disability Manager), che rappresenta a livello nazionale i disability manager – figure di “facilitatori”, che mettono a disposizione le proprie competenze nell’ambito dei servizi offerti dalla comunità alle persone con disabilità e alle loro famiglie – riscontra, nei programmi dei partiti e delle coalizioni politiche, superficialità, se non lacune, o addirittura colpevoli omissioni, per tutto il capitolo riguardante il sociale.
Constata inoltre che le persone con disabilità stanno vivendo un periodo di grande apprensione, a causa dei tentativi (spesso riusciti) di annullare letteralmente lo Stato Sociale europeo, ciò che nel nostro Paese è avvenuto da parte degli ultimi Governi, che a più riprese e con diverse modalità, hanno avanzato una serie di proposte univoche nella loro finalità, vale a dire il taglio dei fondi.
Premettendo quindi che un’ulteriore compressione, anche minima, dei servizi e delle indennità potrebbe compromettere la sopravvivenza stessa per molte persone con disabilità italiane, sentiamo il dovere di chiedere ai partiti, alle coalizioni e ai candidati, che si presenteranno alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio, una risposta chiara, univoca e pubblica alle seguenti domande, impegnandosi poi formalmente ad essere conseguenti nei fatti. Troppo spesso, infatti, la semplice menzione di propositi nei programmi politici si è rivelata priva di concretizzazione  e pertanto non la riterremo sufficiente al fine di un’eventuale indicazione di voto, lasciando ai singoli movimenti la scelta e le modalità per un impegno concreto, senza tuttavia dimenticare le loro azioni od omissioni, operate nel passato, anche nelle sedi istituzionali, per le cui conseguenze gli italiani con disabilità hanno già sofferto e soffrono pesantemente.

Queste, dunque, le nostre domande:
– Fondo Nazionale per le Politiche Sociali: quale sarà l’importo del finanziamento? E sarà mantenuto per tutta la legislatura?
– Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza: ci sarà un’effettiva distribuzione equa su tutto il territorio nazionale ? E sarà mantenuto per tutta la legislatura?
– Nomenclatore Tariffario per gli Ausili e le Protesi: sarà aggiornato e saranno adeguati gli importi corrispondenti?
L’erogazione dell’indennità di accompagnamento resterà svincolata dal reddito personale?
L’importo della pensione di invalidità civile al 100% sarà elevato almeno a 500 euro mensili?
La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità sarà applicata e integrata completamente nella legislazione italiana?
Si attuerà un finanziamento costante del cosiddetto “dopo di noi”?
Sarà garantita finalmente l’applicazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) su tutto il territorio nazionale? E come verrà monitorata l’applicazione stessa?
Sarà introdotta nella normativa nazionale la Vita Indipendente per le disabilità gravi e gravissime?
Si darà attuazione alla normativa nazionale sul Garante delle Persone con Disabilità?
L’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con disabilità, sarà messo in grado di avere un ruolo nelle scelte legislative che riguardano la disabilità? Sarà presente di diritto nelle commissioni e nei tavoli tecnici riguardanti le persone con disabilità?
Verrà rifinanziata la Legge 13/89 sull’abbattimento delle barriere architettoniche?
– Legge 68/99 sul collocamento obbligatorio delle persone con disabilità: sarà resa finalmente efficace, con l’inserimento di pesanti sanzioni per gli inottemperanti?
Verrà riconosciuta e finalmente introdotta a livello legislativo la figura del disability manager”?

Presidente della SIDiMa (Società Italiana Disability Manager).

Per eventuali risposte e ulteriori approfondimenti: info.sidima@gmail.com.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo