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Il valore di quella mostra sull’autismo

Loris (Lorenzo Gassi), "Paura e angoscia dell'autismo", 2001

Loris (Lorenzo Gassi), “Paura e angoscia dell’autismo”, 2001

Inaugurata il 15 dicembre scorso, come abbiamo riferito a suo tempo, l’esposizione internazionale di Cappella Maggiore (Treviso), denominata Colori, forme, immagini del silenzio. Percorsi grafico-espressivo-artistici intorno al tema dell’autismo e organizzata dall’ANGSA della città veneta, in collaborazione con il Comune locale e con l’Associazione Culturale La Ruota, si è chiusa il 13 gennaio e per un bilancio dell’iniziativa, ben volentieri cediamo la parola alla promotrice e coordinatrice Luciana Della Giustina.

Come nasce l’idea di una mostra sul tema autismo? Nasce in tempi lontani, osservando i disegni dei ragazzi, come quelli di Marco – conservati per oltre trent’anni e pubblicati nel 2011 nel libro Senza rassegnarsi mai. Storia di una famiglia con un figlio autistico di Luigi Termanini [Vittorio Veneto, De Bastiani, 2011, N.d.R.] – e riflettendo sulle possibilità espressive e comunicative in campo grafico delle persone con autismo, pensando più volte che tali possibilità avrebbero potuto trovare un loro “riconoscimento” in un’esposizione aperta a tutti.
Ed è stato proprio in occasione della serata di presentazione del libro di Termanini, svoltasi a Cappella Maggiore nella primavera dello scorso anno, durante una conversazione con un gruppo di persone interessate, che l’idea della mostra ha preso forma, come momento culturale di riflessione e di sensibilizzazione su una condizione, quale quella autistica, relativamente ancora poco conosciuta.
Fin da subito si è avuta la disponibilità dell’Amministrazione Comunale, trovando quindi, nella cerchia delle conoscenze, un insieme di persone – volontari – che hanno dato un apporto prezioso alla ricerca, alla raccolta e alla selezione delle opere, oltre che all’allestimento concreto.

Nello svolgersi del lavoro, si è ravvisata l’opportunità di allargare la partecipazione ad altri Paesi, oltre all’Italia, e di accostare, ai disegni dei ragazzi, opere di artisti contemporanei, come interpreti della condizione autistica. Si sono venute così strutturando tre sezioni, la prima delle quali comprendente opere di bambini, ragazzi e giovani italiani, la seconda opere di bambini, ragazzi, giovani “internazionali”, la terza opere di artisti contemporanei.
Nel procedere del tempo, la storia dell’esposizione si è intrecciata – come sa bene chi ha partecipato alla sua organizzazione – con quella delle famiglie coinvolte: ci sono stati infatti genitori che, oltre alle opere dei loro figli, hanno portato importanti e toccanti testimonianze della loro vicenda umana.

I risultati di un’iniziativa del genere non sono sicuramente misurabili in numero di visitatori o in clamore mediatico: vanno ricercati, invece, nel significato che essa ha assunto per le singole persone, nella loro mente e nel loro cuore.
E certamente la mostra potrà avere un rilievo maggiore e una più ampia diffusione, se altri proseguiranno l’opera intrapresa e se – come già proposto – essa troverà allestimento in altri àmbiti.

Promotrice e organizzatrice dell’esposizione internazionale “Colori, forme, immagini del silenzio. Percorsi grafico-espressivo-artistici intorno al tema dell’autismo”, Cappella Maggiore (Treviso), 15 dicembre 2012-13 gennaio 2013.

L’ANGSA Treviso
Articolazione locale di una delle principali organizzazioni italiane impegnate in àmbito di autismo e affiliata ad Autismo Italia, l’ANGSA di Treviso (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), fondata nel 1996, lavora per difendere i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie e per promuovere il cambiamento culturale nell’approccio a questi problemi, informando le famiglie stesse e sensibilizzando le Istituzioni e l’opinione pubblica, oltre ad organizzare corsi di formazione e ad offrire servizi di supporto nel territorio di Treviso e Provincia.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsaveneto@libero.it.

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