Degenerazione maculare: circa 200.000 persone senza cura

È quanto accade, secondo la SOI (Società Oftalmologica Italiana), nell’attuale situazione del nostro Paese, sorvolando quindi sui diritti di decine di migliaia di persone affette da quella che nei Paesi industrializzati è la principale causa di cecità al di sopra dei 65 anni. In tal senso, un documento della stessa SOI, condiviso con le associazioni dei consumatori, verrà presentato il 5 febbraio a Milano

Donna esamina occhio di uomo colpito da degenerazione maculare senile

La degenerazione maculare senile rappresenta oggi, nei Paesi industrializzati, la principale causa di cecità al di sopra dei 65 anni

Come abbiamo più volte riferito anche su queste pagine, la degenerazione maculare senile (DMS) rappresenta, nei Paesi industrializzati, la principale causa di cecità negli individui al di sopra dei 65 anni. In Italia, ad oggi, questa malattia colpisce circa un milione di persone, di cui 260.000 risultano essere affette dalla forma più rapida e devastante, la DMS neovascolare (DMSn). I farmaci anti-angiogenici (più precisamente anti-VEGF) somministrati per via intravitreale rappresentano l’unica possibile terapia e consentono alle persone colpite da tale problema loro di mantenere o migliorare l’acuità visiva e la qualità della vita.
«E tuttavia – come denuncia la SOI (Società Oftalmologica Italiana) – con la situazione odierna, ben 200.000 persone affette da degenerazione maculare resteranno senza cura».

Per questo, dunque, la stessa SOI ha elaborato un documento ufficiale di posizione e di indicazione su questa seria e grave tematica. Il testo, condiviso con le maggiori associazioni dei consumatori e a tutela dei pazienti, verrà presentato martedì 5 febbraio a Milano (Sala Camino del Circolo della Stampa, Corso Venezia, 48, ore 11), alla presenza di Matteo Piovella, presidente della SOI, di Grazia Simone, segretario Nazionale di Adiconsum e di Luisa Villa, in rappresentanza di Altroconsumo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: info@devongroup.it.

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