Autismo: come migliorare la comunicazione

E come farlo, in particolare, attraverso le immagini, tema che sarà al centro del corso organizzato dall’8 al 10 febbraio a Pordenone dalla Fondazione Bambini e Autismo e dalla SEF (Società Europea di Formazione), rivolto a neuropsichiatri infantili, foniatri, terapisti occupazionali e psicologici, logopedisti, insegnanti e genitori

Sistema "PECS"

Esempio di utilizzo di “PECS”, sistema di comunicazione attraverso le immagini

È in programma dall’8 al 10 febbraio a Pordenone, presso il Centro Operativo della Fondazione Bambini e Autismo (Via Vespucci), il corso di formazione denominato Come migliorare la comunicazione nei disturbi dello spettro autistico, organizzato dalla stessa Fondazione e dalla SEF (Società Europea di Formazione), e incentrato sulla possibilità di aiutare le persone con autismo a comunicare attraverso le immagini. «Per le persone con autismo – spiegano infatti i promotori dell’iniziativa – il canale comunicativo privilegiato è quello visivo. Insegnare ai bambini a comunicare attraverso immagini può quindi mettere le basi per introdurre anche il linguaggio verbale come strumento di comunicazione».

Il sistema di cui ci si occuperà nella tre giorni di Pordenone sarà il PECS (Picture Exchange Communication System), utilizzato in tutto il mondo e somministrato sia a bambini che ad adulti con autismo. Il corso, a numero chiuso, richiamerà a Pordenone operatori da tutto il Nord Italia, rivolgendosi a neuropsichiatri infantili, foniatri, terapisti occupazionali e psicologici, logopedisti, insegnanti e genitori.
«Come si vede – sottolinea Davide Del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo – i destinatari del corso saranno professionisti, insegnanti e genitori, dunque figure apparentemente varie che però, ognuno per le loro competenze, possono tutte contribuire a facilitare la comunicazione nella persona con autismo. La nostra organizzazione, infatti, ha un’impostazione che prevede la presa in carico globale delle persone, il che vuol dire che tutti coloro che ruotano ad esempio attorno a un bambino con autismo devono condividere gli obiettivi che ci si dà e per la propria parte contribuire a raggiungere le mete con uno stesso stile comunicativo. Il corso PECS è in sintonia con i nostri intendimenti e sarà un’occasione per molti di affinare o imparare tecniche fondamentali».

A ricoprire il ruolo di docenti, saranno Mario Montero Camacho, professore associato all’Università di Girona in Spagna, specializzatosi in Gran Bretagna e direttore di un centro che si occupa di ragazzi con autismo a Londra, Cinzia Raffin, psicologo e psicoterapeuta, presidente e direttore scientifico della Fondazione Bambini e Autismo e Mario Casini, pediatra e direttore sanitario dell’ASS 6 (Azienda per i Servizi Sanitari) di Pordenone. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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