Asperger: un luogo permanente di incontro

Partirà il 16 febbraio a Milano, seguìto nel mese di aprile da un’analoga iniziativa a Roma, il primo Aspie Café italiano, luogo permanente di incontro, dedicato alle persone che rientrano nella fascia di autismo detta “ad alto funzionamento”, o sindrome di Asperger, una bella opportunità per migliorare la loro consapevolezza, attraverso incontri periodici, gestiti autonomamente

Logo dell'Aspie Café di Milano

Il logo dell’Aspie Café di Milano

«Un numero sempre crescente di persone che rientra nella fascia dell’autismo detta “ad alto funzionamento”, o sindrome di Asperger, diventa cosciente delle proprie caratteristiche soltanto in età adulta. La diffusione dell’informazione su questo tema consente infatti a molti di loro di comprendere finalmente le cause di un sentimento di inadeguatezza che li accompagna dall’infanzia. Essi incontrano l’argomento sul web, in un film o in un romanzo, sentono il bisogno di capirne di più, e si orientano da soli a una diagnosi che fornisca delle risposte al loro disagio. Quando poi la diagnosi – pur difficile da ottenere, sul territorio – viene confermata, essa fornisce un’illuminante chiave di interpretazione dei propri comportamenti passati e presenti. Ma a quel punto, che fare? Nel nostro Paese, infatti, non è ancora attiva una presa in carico per chi, adolescente o adulto, abbia a che fare con questi problemi. Ecco allora che fornire a queste persone un’occasione di reciproco aiuto diventa una preziosa risorsa».

Lo si legge nel comunicato diffuso dal Gruppo Asperger, per presentare l’apertura a Milano, in programma per sabato 16 febbraio, del primo Aspie Café italiano (Spazio Nautilus, Zona Precotto, Via Tremelloni, 9, ore 16), ovvero di un luogo permanente di incontro, dedicato appunto alle persone con sindrome di Asperger, una bella opportunità per migliorare la loro consapevolezza, attraverso incontri periodici, gestiti autonomamente. Infatti, spiegano ancora i responsabili del Gruppo Asperger, «pur essendo ormai attive nel web comunità virtuali dedicate, l’incontro di persona integra l’esperienza e consente un passo ulteriore: il confronto diretto, il conoscersi e il riconoscersi tra affini, la condivisione, anche la nascita di una comune progettualità, per arrivare, volendo, all’assunzione di un ruolo informativo e di rappresentanza sociale. Un’esperienza intensa, ma necessaria e chiarificatrice, che comporta il mettersi in gioco per riconoscersi un’identità più definita».

Il bel progetto è promosso e organizzato da alcune associazioni di persone con sindrome di Asperger e dei loro familiari, che in questi anni hanno lavorato intensamente per dare supporto e fare informazione. Oltre infatti al Gruppo Asperger, attivo sul territorio nazionale da dieci anni, sono coinvolte la giovane associazione di autotutela Asperger Pride di Roma, la Cooperativa LEM di Milano, costituita da persone Asperger e attiva dal 2007 in campo editoriale, e l’Associazione Spazio Nautilus (Gruppo Asperger Lombardia), che nel capoluogo lombardo seguirà direttamente l’iniziativa, mettendo a disposizione l’omonimo, già sede in pianta stabile dal 2008 di iniziative di aggregazione e svago per ragazzi con sindrome di Asperger.
In parallelo, a partire dal mese di aprile, un’analoga iniziativa verrà avviata anche a Roma. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@spazionautilus.org, scrivi@asperger.it.

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