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I minori e le situazioni di emergenza

Esercitazione anti-terremoto di due bimbe giapponesi

Un’esercitazione anti-terremoto di due bimbe giapponesi

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli e il presidente di Telefono Azzurro (“Linea Nazionale per la Prevenzione dell’Abuso all’Infanzia”) Ernesto Caffo, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, per promuovere attività di collaborazione finalizzate a tutelare in modo sempre più efficace bambini e adolescenti in situazioni di emergenza di protezione civile.
Con tale iniziativa, Telefono Azzurro si impegna a mettere a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile un team qualificato appositamente formato per garantire un corretto supporto psicologico e sociale in situazioni traumatiche connesse a un’emergenza di protezione civile in cui possono essere coinvolti bambini e adolescenti.
Inoltre – previo accordo con le Istituzioni competenti – nelle ore immediatamente successive a un evento catastrofico e ogni volta in cui i minori coinvolti in eventi traumatici si troveranno in una situazione di emergenza psicosociale, il Dipartimento della Protezione Civile potrà richiedere l’attivazione della linea telefonica 114 Emergenza Infanzia, nonché del numero 116000 (linea diretta per i minori scomparsi).

«La firma di questo Protocollo – dichiara Gabrielli – rappresenta una reale possibilità di lavorare “in tempo di pace” per costruire modelli e strategie di intervento da attivare con immediatezza in emergenza. Solo facendo squadra e intervenendo come sistema, riusciremo a tutelare con efficacia i minori, evitando di aggiungere ulteriore smarrimento alla loro condizione di difficoltà».
«Da pochi anni si parla di bambini e adolescenti in situazioni di emergenza – aggiunge Caffo -, delle possibili conseguenze di un trauma sul loro sviluppo, di come aiutarli nel modo più efficace. Si tratta di un’area di intervento importantissima che richiede competenze specialistiche e dove l’improvvisazione, seppure animata da buone intenzioni, rischia di produrre danni molto gravi. Sono certo che collaborando con la Protezione Civile e integrando le competenze di cui disponiamo, riusciremo a trovare le migliori modalità per proteggere bambini e adolescenti fin dalle prime ore, aiutandoli ad elaborare il trauma vissuto». (B.E.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Barbara Erba, barbara erba@gmail.com.

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