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Il mare in ogni senso

Acquario di Cala Gonone

Il mare aperteo, visto dall’Acquario di Cala Gonone, in Sardegna

Nasce da una collaborazione con l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e con l’Università di Sassari, Il mare in ogni senso, progetto dell’Acquario di Cala Gonone, nell’omonima località presso Dorgali (Nuoro), che si pone l’obiettivo di rendere disponibile a ciechi e ipovedenti una speciale visita guidata multisensoriale.
L’iniziativa verrà presentata sabato 9 marzo (ore 15.30), attraverso una visita guidata pilota che coinvolgerà i rappresentanti dell’UICI: guidate infatti dai biologi dell’Acquario, le persone presenti potranno sperimentare il percorso espositivo attraverso stimolazioni sensoriali, che consentiranno loro di conoscere l’ambiente sottomarino in un modo alternativo e inconsueto. Il tutto con il supporto tecnico-scientifico di Filippo Dettori del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari e di Flavio Gagliardi del Direttore dell’Acquario di Cala Gonone, Flavio Gagliardi.

«Con Il mare in ogni senso – spiegano i responsabili dell’Acquario – la nostra struttura, che già in fase di progettazione aveva eliminato le barriere architettoniche per consentire l’accesso e la fruizione ai Cittadini con disabilità motorie, intende abbattere anche le barriere “sensoriali”, che impediscono agli utenti con specifiche disabilità di godere dell’esperienza di conoscere il mondo marino e gli abitanti di esso, principalmente affidata al senso della vista. Grazie infatti a questa speciale visita guidata, le persone cieche e ipovedenti avranno l’occasione di utilizzare l’olfatto, l’udito e il tatto, per cogliere i profumi, i suoni, le forme del mondo marino, vivendo un’esperienza piena e soddisfacente».
Sono esattamente tredici le diverse tappe in cui si strutturerà la visita e in ognuna di esse – dopo una breve descrizione della vasca – la guida proporrà ai partecipanti varie esperienze multisensoriali, tra le quali il contatto con la scenografia di roccia – per comprenderne la consistenza – l’ascolto dei suoni dei diversi impianti che consentono il funzionamento della struttura e – a impianti temporaneamente sospesi – dei suoni emessi da alcuni animali presenti nelle vasche durante il momento del pasto. E ancora, il contatto con alcune foglie di Posidonia, pianta acquatica di grandissima importanza per gli ecosistemi marini del Mediterraneo, oltre al contatto con alcuni frammenti di pelle dello squalo, anticamente utilizzata al posto della carta vetrata.

«Questa proposta – sottolineano ancora dall’Acquario di Cala Gonone – risponde alla missione della struttura di sensibilizzazione ed educazione ambientale del grande pubblico, per incentivarlo a diventare soggetto attivo, in grado di fare scelte consapevoli per garantire la salvaguardia ambientale. Il processo di diffusione capillare dell’informazione ambientale nella società civile passa infatti attraverso il coinvolgimento di tutta la collettività, a iniziare dagli studenti, per arrivare ai rappresentanti delle Istituzioni, e non può prescindere dalla partecipazione di un importante segmento della cittadinanza come quello rappresentato dalle persone con disabilità». (S.B.)

Aperto al pubblico il 10 luglio 2010, l’Acquario di Cala Gonone nasce da un primo progetto dell’architetto statunitense Peter Chermayeff e si concretizza con la seconda progettazione, opera dell’architetto sardo Sebastiano Gaias. Esso presenta una struttura architettonica perfettamente integrata con l’ambiente, grazie all’impiego di materiali naturali, come i marmi di Orosei e il granito sardo. Nel 2007, il progetto architettonico dell’Acquario si è aggiudicato il primo posto nella prima edizione del Premio del Paesaggio, istituito dalla Regione Sardegna per la promozione di interventi di qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale.
Il percorso acquariologico è composto da ventiquattro vasche che consentono letteralmente un’“immersione” nel Mar Mediterraneo, partendo dalla riva, per raggiungere le acque più profonde, con un’attenzione particolare agli ecosistemi marini della Sardegna. Il percorso stesso prosegue poi con un “tuffo nelle acque tropicali”, per poi far provare l’emozione del contatto diretto con gli animali, attraverso una vasca tattile.
La struttura è gestita dalle Società Panaque e Costa Edutainment, che si occupano anche di altri celebri acquari italiani, a Genova, Cattolica (Rimini) e Livorno.
In questo mese di marzo, l’apertura è prevista nei fine settimana (ore 10-18, ultima chiusura alle 17) e in settimana, su prenotazione per scuole e gruppi. Da aprile a ottobre, poi, la struttura sarà aperta tutti i giorni (sempre ore 10-18 e ultimo ingresso alle 17).

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@acquariocalagonone.it, stampa@costaedutainment.it.

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