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Per diagnosticare e curare le osteodistrofie congenite

Macchina per la MOC (mineralometria ossea computerizzata)

Una macchina per la MOC (mineralometria ossea computerizzata)

Ridere con più gusto, sapendo di aver fatto anche del bene: è ciò che accadrà agli spettatori che sabato 6 aprile assisteranno a Roma (Teatro San Giustino, Viale Alessandrino, 144, ore 21) alla commedia La finale, scritta da Marco Bertoncelli ed Enzo Rapisarda e messa in scena dalla compagnia amatoriale Munix.
La trama si snoda durante la serata della Finale di Champions League di calcio, cui vorrebbe assistere Primo, il tifoso (romanista) protagonista della pièce: disturbato dalla visita inaspettata di amici e parenti, le cui vicende porteranno scompiglio in casa, il suo progetto di gustarsi la partita in TV sarà inevitabilmente rovinato. Commedia degli equivoci, sapientemente mescolata anche a sapori teneri e romantici, La finale metterà in scena uno spaccato di italianità (e di romanità) adatto a tutta la famiglia.

Lo spettacolo – il cui ingresso è a offerta libera consentirà di raccogliere fondi utili all’acquisto di una MOC, ovvero di una macchina per la mineralometria ossea computerizzata, per il Reparto di Pediatria del Policlinico Umberto I di Roma, grazie al progetto dell’Associazione Il Sogno di Federica, realtà no profit creata per favorire all’interno della struttura ospedaliera la diagnosi e la cura delle osteodistrofie congenite, un gruppo piuttosto ampio di malattie che colpiscono il metabolismo osseo, e quindi la crescita dei bambini, a causa di anomalie genetiche spesso poco conosciute.
Nata circa due anni fa dalla volontà di famiglie che proprio da parte dei medici del Policlinico Umberto I hanno trovato grande attenzione alle patologie rare di cui soffrono i propri figli, la ONLUS si sta attivando per promuovere progetti che aiutino a raccogliere fondi per migliorare gli strumenti di diagnosi e terapia a disposizione del nosocomio romano e a far conoscere meglio all’opinione pubblica l’esistenza di queste malattie rare.
In particolare, per l’acquisto dell’apparecchiatura MOC – cui contribuiranno i fondi raccolti durante lo spettacolo del 6 aprile – occorreranno circa 30.000 euro, che Il Sogno di Federica sta raccogliendo attraverso varie iniziative, di cui lo spettacolo del Teatro San Giustino sarà una delle più impegnative finora avviate.

Oltre a questo progetto, poi – importante per dare diagnosi e risultati di esami tempestivi ai piccoli pazienti affetti da osteodistrofie congenite – l’Associazione è impegnata anche nella diffusione di informazioni circa l’attività del Policlinico Umberto I, che proprio alle Malattie Rare (e non solo alle osteodistrofie) ha dedicato uno sportello da cui ottenere risposte e informazioni e attraverso cui prenotare visite specialistiche mirate all’interno della struttura. (Marco Penna)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ilsognodifederica@gmail.com.

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