Chissà se quello che guardo lo vedi anche tu

È il titolo della mostra fotografica aperta fino al 28 aprile presso la Provincia di Pordenone, centrata sulla quotidianità delle persone con autismo che nel 2012 parteciparono alle “Settimane Vacanza” della Fondazione Bambini e Autismo. E insieme ad essa vi è anche la mostra dei mosaici ispirati ai cartoni di Walt Disney, realizzati sempre nella Fondazione pordenonese dalle persone dell’Officina dell’Arte

Immagine dell'inaugurazione delle mostre di Pordenone

Un’immagine dell’inaugurazione delle mostre di Pordenone

Saranno aperte fino a domenica 28 aprile, negli Spazi Espositivi della Provincia di Pordenone (Corso Garibaldi), la mostra fotografica di Valentina Iaccarino, intitolata Chissà se quello che guardo lo vedi anche tu e dedicata alle Settimane Vacanza organizzate nel 2012 dalla Fondazione Bambini e Autismo, in un agriturismo aderente al Forum delle Fattorie Sociali della Provincia friulana, e la mostra di mosaici ispirati ai cartoni animati di Walt Disney e realizzati dai ragazzi con autismo all’Officina dell’Arte della stessa Fondazione Bambini e Autismo.

«La mostra fotografica – spiegano i responsabili della Fondazione di Pordenone – racconta la quotidianità, i silenzi e l’allegria di quelle persone con autismo che hanno trascorso assieme un tempo di svago e di distensione. L’opera di Iaccarino coglie i momenti di una realtà diversa e pur vicina e si concentra sulla comunicazione tra le persone. Mette a fuoco, a beneficio di tutti, un varco nel quale la nostra Fondazione da anni lavora per migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e delle loro famiglie».

Per quanto riguarda invece l’esposizione musiva dedicata a Walt Disney, «essa – viene spiegato – racconta la storia di una scelta non solo culturale, ma anche terapeutica per i ragazzi con autismo: i cartoni animati sono infatti solitamente molto amati da quest’ultimi perché, probabilmente, ricostruiscono situazioni e rapporti “umani” più semplici da interpretare rispetto alla realtà. In sostanza, per le persone che soffrono di autismo il mondo dei cartoons è di più facile lettura rispetto a quello reale, perché i sentimenti sono più chiari: i “buoni sono buoni” e i “cattivi sono cattivi”, chi è arrabbiato lo dimostra, così come chi è felice. Da qui la passione e l’utilizzo anche terapeutico dei cartoni animati, ma anche semplicemente il desiderio di molti di interpretare a mosaico i beniamini delle storie animate». (S.B.)

Le mostre di Pordenone (ingresso gratuito) sono visitabili il mercoledì (9-12), il venerdì, il sabato e la domenica (9-12, 15-19). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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