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Un nuovo veicolo per l’associazione vicentina Brain

Edda Sgarabottolo

Edda Sgarabottolo, presidente dell’Associazione Brain

Un contributo di 15.000 euro per garantire la mobilità delle persone con lesione cerebrale acquisita: con questo gesto, il Rotary Club Vicenza ha voluto sostenere l’impegno ventennale dell’associazione berica Brain ONLUS-Associazione Traumi Cranici a fianco delle persone e delle famiglie che convivono con un danno cerebrale.
Tale donazione ha permesso quindi a Brain di acquistare un nuovo automezzo – un Fiat Doblò a cinque posti, allestito con pedana automatica, entrato ufficialmente in servizio l’8 aprile alla presenza del presidente del Rotary Club Vicenza Franco Zuffellato, del past president Luciano Giacomelli e della Presidente di Brain Edda Sgarabottolo – veicolo che servirà a trasportare le persone con disabilità che frequentano le attività socio-riabilitative presso il Centro Diurno Easy, finalizzate al recupero delle capacità psicomotorie e quindi al ripristino di una vita attiva e dignitosa.

Nel ringraziare il Rotary per il prezioso gesto di solidarietà, Sgarabottolo ha evidenziato quanto la mobilità sia un problema sempre più complesso per le persone con disabilità grave: «In questo periodo di crisi – ha sottolineato -, è soprattutto grazie alla generosità di sostenitori e amici come il Rotary Club Vicenza che possiamo assicurare la continuità dei nostri servizi. Un mezzo di trasporto moderno e attrezzato come quello che ci è stato donato permette anche a chi non può muoversi autonomamente di partecipare alle attività terapeutiche e socioriabilitative e solleva le famiglie da un’incombenza gravosa».

Sempre riguardo all’Associazione Brain, da segnalare anche che procedono verso il loro completamento, ad Altavilla Vicentina, i lavori di ristrutturazione della Casa Famiglia La Rocca – alla quale il nostro giornale dedicò ampio spazio, al momento della posa della prima pietra – progetto unico per il Veneto, organizzato in continuità con i servizi sanitari e territoriali, che nell’àmbito del cosiddetto “dopo di noi”, porterà alla costruzione di una casa accogliente e sicura per le persone colpite da una grave cerebrolesione acquisita rimaste prive di una rete familiare di appoggio, accompagnandole con servizi di sostegno, riabilitazione, formazione ed inserimento lavorativo. (E.S.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Eloisa Stella (comunicazione@cooperativaeasy.it).

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