Il welfare può garantire coesione, equità e occupazione

Lo hanno ribadito i rappresentanti del Forum Nazionale del Terzo Settore, nel corso di un incontro con Stefano Fassina, viceministro dell’Economia e delle Finanze, chiedendo anche l’istituzione di un Tavolo Permanente di Consultazione, che sancisca, come ha dichiarato il portavoce del Forum Pietro Barbieri, «quel segnale di riconoscimento del nostro ruolo, che rivendichiamo da tempo»

Stefano Fassina (foto di Salvatore Contino)

il viceministro dell’Economia e delle Finanze Stefano Fassina (foto di Salvatore Contino)

In attesa che il 5 luglio a Roma, come riferiamo in altra parte del nostro giornale, la Rete Cresce il welfare, cresce l’Italiacui aderiscono una quarantina di organizzazioni sociali tra le più rappresentative del nostro Paese, operanti nel campo dell’economia sociale, del volontariato e del sindacato – presenti la propria proposta sul rilancio dell’occupazione e dell’economia e sul sostegno alle famiglie italiane, una delegazione del Forum Nazionale del Terzo Settore ha incontrato Stefano Fassina, viceministro all’Economia e alle Finanze.
«Si è trattato di un incontro positivo – commenta Pietro Barbieri, portavoce del Forum – che ci ha permesso di porre all’attenzione questioni per noi prioritarie, a partire dalla necessità, condivisa con il Viceministro, che il Terzo Settore trovi una sua collocazione ben definita e spazi di riconoscimento, all’interno dei quali il welfare non sia più considerato come residuo e subordinato, ma parte integrante e qualificante del nostro sistema economico e di sviluppo, in grado di garantire coesione e sicurezza sociale, equità e occupazione, in particolare giovanile e femminile».

Tra i temi presentati dalla delegazione del Forum – composta, oltreché dal portavoce Barbieri, dai rappresentanti del Coordinamento Enzo Costa, Andrea Fora, Maurizio Mumolo e Stefano Tassinari e dal direttore Domenico Iannello – vi sono stati innanzitutto quelli riguardanti la questione sociale del Paese, che diventa ogni giorno più emergenziale, il mantenimento dell’IVA al 4% per le prestazioni di servizi socio-sanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali, il rifinanziamento dei Fondi per le Politiche Sociali e l’aumento delle risorse destinate alla cooperazione internazionale, secondo gli impegni presi dal nostro Paese.
E ancora, la stabilizzazione del 5 per mille – che deve diventare una questione di diritto – la definizione di un Piano d’Azione Nazionale contro la povertà, il tema occupazionale, la riduzione delle spese militari, la revisione dell’IMU per il non profit, il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e la necessità che venga ripristinato un organismo come l’Agenzia per il Terzo Settore.

«Abbiamo apprezzato l’attenzione del viceministro Fassina – sottolinea ancora Barbieri – vicino al nostro mondo e sensibile alle nostre istanze. Proprio da parte sua, infatti, è arrivata la proposta di individuare alcune priorità sulle quali cominciare a lavorare insieme, pur tenendo conto della difficile situazione economica del nostro Paese e di quella della finanza pubblica. In tal senso, il Viceministro del Forum ci ha invitati a fissare un secondo incontro già da settembre e ad avviare un confronto e una collaborazione anche con l’Agenzia delle Entrate e con i Presidenti della Commissione Finanze di Camera e Senato».
«Da parte nostra – conclude il Portavoce del Forum – abbiamo chiesto che anche con il Ministero dell’Economia venga istituito un Tavolo Permanente di Consultazione [come già era stato fatto, all’inizio di giugno, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, N.d.R.], che consenta un confronto e un dialogo con il nostro mondo, coinvolgendoci in prima persona, e che sancisca quel segnale di riconoscimento del nostro ruolo che rivendichiamo da tempo». (A.M. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.

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