Piccoli grandi momenti di inclusione sociale

C’è un nuovo farmaco, per interrompere le crisi convulsive prolungate dei bambini e dei ragazzi con epilessia, che rimuove la criticità, di ordine pratico e sociale, legata al precedente tipo di somministrazione. Lo rende noto l’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), già in prima linea da molti anni nell’ottenere risultati importanti come quello del 2005 sulla somministrazioone non specialistica dei farmaci in orario scolastico

Bimbo che va a scuola, fotografato di spalleLe famiglie con bambini e ragazzi affetti da epilessia potranno affrontare il prossimo anno scolastico con maggiore serenità, alla luce di quanto comunicato in questi giorni dall’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia). «Dal primo luglio – si legge infatti in una nota di tale Associazione – è disponibile per le famiglie di bambini e ragazzi con epilessia un nuovo farmaco a somministrazione orale, per interrompere le crisi convulsive prolungate. Si tratta del Buccolam (Midazolam soluzione per mucosa orale, distribuito dalla Viropharma), che rimuove definitivamente la criticità, di ordine pratico e sociale, relative all’intrusività e all’intimità della somministrazione rettale dei farmaci sino ad ora, per fortuna comunque, disponibili. Il farmaco, con siringa senza ago, viene somministrato tra la guancia e la gengiva e può essere prescritto su piano terapeutico dallo specialista per persone dai 3 mesi a meno di 18 anni».

Era stato del resto proprio grazie soprattutto all’impegno delle famiglie dell’AICE e alla disponibilità degli insegnanti che nel 2005 – dopo un’“anteprima” nel 2002 nella Provincia di Bologna – erano state ottenute (come avevamo riferito a suo tempo) le Raccomandazioni Ministeriali contenenti le Linee Guida per la somministrazione dei farmaci a scuola, prodotte dal Ministro dell’Istruzione e da quello della Salute, un prezioso risultato, consistente appunto nel diritto alla somministrazione non specialistica dei farmaci a scuola per tutte le patologie, rispondente a un bisogno, tuttora sottostimato, riguardante oltre 28.000 famiglie del nostro Paese.
Tali risultati, poi, erano stati ulteriormente estesi e consolidati, più recentemente, sia nella Regione Emilia Romagna, che ancora nella Provincia di Bologna.

«Salutiamo dunque con soddisfazione – dichiara Giovanni Battista Pesce, segretario nazionale dell’AICE – questo nuovo passaggio di inclusione sociale, pur restando sempre impegnati a sollecitare gli organismi preposti a far sì che quel farmaco a somministrazione orale, o un’idonea alternativa di esso, possa essere reso rapidamente disponibile anche per le persone con epilessia in età adulta». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: assaice@iperbole.bologna.it.

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