Quando le scuole funzionano, i risultati si vedono

Dopo l’incomprensibile – e incostituzionale – rifiuto da parte di una scuola della loro Regione a all’utilizzo della tecnica di Comunicazione Facilitata, due giovani con sindrome di Down e con un importante deficit della produzione verbale sono stati accolti nel migliore dei modi da una scuola del Veneto, arrivando a sostenere gli esami di maturità nel pieno rispetto della legalità di ogni procedura

Giovane ragazza con sindrome di Down legge un libroChiara e Giuseppe si sono diplomati un paio di mesi fa, entrambi con la votazione di 69/100, alla scuola ISIS Nigthingale di Castelfranco Veneto (Treviso), presentandosi agli esami di maturità come privatisti e portando la programmazione curricolare senza alcuna riduzione. Residenti in Friuli Venezia Giulia, entrambi sono con sindrome di Down e riportano un importante deficit della produzione verbale. Per questo utilizzano da diversi anni la Comunicazione Facilitata, tecnica alternativa e aumentativa di comunicazione alfabetica, che permette loro di esprimere in forma scritta – attraverso un computer – le competenze acquisite e in generale il racconto del loro pensiero, affiancati da un’assistente alla comunicazione, come avviene per gli studenti ciechi e sordi.

Chiara e Giuseppe uscivano da una precedente esperienza scolastica, avvenuta nella loro Regione, che li aveva letteralmente devastati – moralmente e fisicamente -, poiché la scuola secondaria di secondo grado che frequentavano aveva impedito loro in vari modi di utilizzare la citata tecnica, impiegata con buoni risultati durante tutto il primo ciclo di istruzione e indispensabile per esprimersi e partecipare a buon diritto all’esperienza scolastica e di integrazione.
L’applicazione della Comunicazione Facilitata era stata richiesta alla scuola dalle famiglie e, soprattutto, prescritta ai due ragazzi dal team di specialisti che li aveva seguiti sin da piccoli. Di fronte a queste incomprensibili, nonché incostituzionali, prese di posizione della scuola, non è rimasto altro che il ritiro, a tutela della loro salute.
Successivamente, quindi, i due ragazzi hanno ripreso gli studi, appoggiandosi a un centro riabilitativo e a una scuola nel Veneto e dopo avere sostenuto brillantemente nel giugno del 2012 gli esami di idoneità alla classe quinta, utilizzando senza problemi la tecnica di Comunicazione Facilitata, quest’anno, come detto, sono arrivati alla maturità.
La richiesta (positivamente ottenuta) di essere assegnati all’Istituto Nightingale” di Castelfranco Veneto aveva tenuto conto del fatto che tale scuola ha sempre dimostrato, negli anni, di avere particolarmente a cuore il benessere delle persone con difficoltà e di saperle accogliere con le giuste modalità.

Dopo i preesami di maggio, quindi, Chiara e Giuseppe sono stati ammessi alla maturità, e in tale occasione la scuola ha predisposto tutto ciò che era necessario per un sereno svolgimento delle prove, dalle postazioni ai computer, dal supporto informatico (videoproiettore, chiavetta USB ecc. per gli orali) all’accettazione dell’assistente alla comunicazione, messo nelle migliori condizioni per svolgere il suo compito, e con un pieno atteggiamento di accoglienza verso i ragazzi e verso i genitori che li accompagnavano. Il tutto mantenendo la piena legalità di ogni procedura e rispettando appieno l’insindacabile valore del titolo conquistato.
Cosicchè ora Chiara e Giuseppe sono felici e si apprestano ad accedere all’Università di Padova, dove la loro tecnica di comunicazione viene accettata e portata avanti con molti ragazzi già da diversi anni. (Daniela Dodini e Gabriella Stacul)

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