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A Legnano un progetto all’insegna della Vita Indipendente

Alberto Fontana e Luciano Lo Bianco

Luciano Lo Bianco (a destra), presidente della UILDM di Legnano, inaugura “Casa UILDM”, insieme ad Alberto Fontana, già presidente nazionale dell’Associazione

È stato presentato qualche mese fa a Legnano (Milano) il Progetto Casa UILDM (ove UILDM sta per Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), tramite il quale la Sezione locale dell’Associazione – con il contributo di Fondazione Cariplo e in collaborazione con la Cooperativa Sociale Serena, l’ANFFAS di Legnano (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e l’Associazione Amici di Sonia – ha messo a disposizione due mini-appartamenti, ricavati dalla ristrutturazione di una vecchia palestra, a persone con disabilità che pensano a un progetto di Vita Indipendente. Le stanze sono accessibili alle carrozzine, prevedono soluzioni di domotica, e sono inoltre dotate di comandi sonori, visivi e di accorgimenti sulla pavimentazione adatti per le persone con disabilità sensoriale.

L’offerta si rivolge a tutti i residenti nel Piano di Zona, e non solo ai Soci UILDM, ai quali, oltre alla permanenza nella Casa, vengono proposti i cosiddetti Menù delle autonomie, che consentono di acquisire e affinare alcune capacità fondamentali nella quotidianità. È possibile scegliere infatti tra il Menù Igiene Personale, il Menù Vestirsi, il Menù Autonomia Domestica e il Menù Dispensa e Cucina.
Casa UILDM di Legnano, inoltre, offre un’ulteriore possibilità: grazie infatti alla presenza di educatori, amici e volontari, le persone con disabilità hanno a disposizione nei fine settimana un appartamento dove vivere con una certa libertà la propria giornata, sollevando al contempo la famiglia che solitamente li assiste. L’accesso è limitato a un numero massimo di tre persone alla volta per appartamento, operatori esclusi.
Dal canto suo, la Sezione UILDM offre un servizio di progettazione e supervisione pedagogica, mentre la progettazione e la gestione delle attività sono a totale carico degli enti ospitati, come l’acquisto del materiale necessario allo svolgimento delle stesse. Gli appartamenti possono essere utilizzati per un massimo di due giorni settimanali per ente-servizio. (Valentina Bazzani)

Il presente testo è già apparso nel numero 180 di «DM», rivista nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Luciano Lo Bianco (Presidente della UILDM di Legnano), verdeeacqua1953@libero.it.

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