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Sanità: quando mancano anche i presìdi minimi

Una pediatra con un neonato«A Serradifalco (Caltanissetta) – leggiamo in una nota diffusa dall’Associazione Auser – manca da due mesi il pediatra. Grazie ora a una convenzione tra il Comune siciliano e l’Auser, l’ex primario di Pediatria dell’Ospedale di Canicattì, Puccio Dolce, volontario dell’Auser stessa, si è offerto di sostituirlo gratuitamente. Il posto di pediatra è vacante dai primi di settembre, quando cioè il medico che ricopriva l’incarico era stato trasferito senza essere rimpiazzato, provocando la reazione e le proteste dei genitori e la mobilitazione di alcune Associazioni locali. A Serradifalco, Comune di circa seimila abitanti, la sola fascia di età tra zero e sei anni comprende 320 bambini».

Questa è una vicenda che merita ben pochi commenti e che fa ben capire le ragioni di tante inquietudini e preoccupazioni, nei giorni scorsi, di fronte all’ipotesi di nuovi tagli alla Sanità, nella Legge di Stabilità per il 2014, ipotesi che, almeno per il momento, sembra fortunatamente scongiurata.
Non resta quindi che concordare con le parole pronunciate dal deputato Sergio Boccadutri, nel presentare una sua Interrogazione Parlamentare su quanto accaduto: «Nel momento in cui la Sanità manca anche per i più piccoli – ha dichiarato – abbiamo davvero toccato il fondo». Lo stesso Deputato, poi, ha annunciato anche l’intenzione di presentare un’Interrogazione al Ministro della Salute, affinché almeno i presìdi minimi sul territorio siano garantiti. (S.B.)

Ringraziamo per la segnalazione Giusy Colmo dell’Ufficio Stampa Auser.

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