I crocefissi e la situazione della scuola

«Ho tutto il rispetto per ciò che rappresenta culturalmente e dal punto di vista religioso il crocefisso, ma penso che un Senatore si debba preoccupare prima di tutto che la scuola diventi realmente funzionante, sicura e rispettosa dei bisogni degli alunni»: lo scrive Lilia Manganaro, rivolgendosi al senatore Massimo Bitonci, che ha presentato un’Interrogazione Parlamentare sulla mancanza dei crocefissi in una scuola del Padovano

Massimo Bitonci

Massimo Bitonci, capogruppo della Lega Nord al Senato

Egregio senatore Bitonci [Massimo Bitonci è capogruppo della Lega Nordal Senato, N.d.R.], sono venuta a conoscenza della sua viva preoccupazione, espressa con un’Interrogazione Parlamentare, per il fatto che in una nuova scuola primaria nel Padovano non ci siano appesi i crocefissi.
Premetto che ho tutto il rispetto per ciò che rappresenta culturalmente e dal punto di vista religioso il crocefisso, ma penso  che un Senatore della Repubblica si debba preoccupare prima di tutto che ai bambini di ogni etnia sia garantita un’accoglienza decorosa (anche come segno di rispetto per le migliaia di morti nel Mediterraneo!), che agli alunni con problemi o con gravi disabilità sia garantita una positiva inclusione scolastica con classi non affollate e con le necessarie ore di sostegno e di assistenza, che là dove ci fosse ancora il tempo pieno – ahimè ormai eliminato in molte scuole! -, fosse garantito a tutti gli alunni il pasto alla mensa… E potrei andare avanti per pagine e pagine, illustre Senatore, per illuminarla da quante problematiche è soffocata la scuola, che rappresenta per le giovani generazioni un momento fondamentale perché formativo, educativo e socializzante.
E credo che Papa Francesco tuonerebbe per fare rispettare i diritti sacrosanti dei bambini e delle bambine, certa che egli stesso, se dovesse scegliere, con i pochi fondi assegnati alla scuola, di spenderli per i crocefissi oppure per le cose necessarie a una scuola funzionante, sicura e rispettosa dei bisogni degli alunni, sceglierebbe certamente le seconde.
D’altra parte il Papa ha già dimostrato nei fatti quali sono le cose importanti, liberandosi pubblicamente di orpelli inutili e costosi, e dando, nei suoi discorsi, indicazioni veramente significative e preziose! Lui sì che è un grande esempio per tutti noi, credenti o no, caro Senatore!

Consigliera nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e vicepresidente della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

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