Un nuovo modello di cura e assistenza

Verrà presentato il 5 novembre a Roma il Progetto SPARKS, iniziativa che coinvolge cinque diversi Paesi europei, voluta per diffondere una metodica basata sull’educazione somatica e in particolare sul “Body-Mind Centering”, tecnica che – attraverso forme di conoscenza esperienziale – porta la persona con disabilità allo sviluppo della consapevolezza corporea e al potenziamento di processi collettivi di apprendimento

Gloria Desideri insieme a un bambino con disabilità e alla madre

Gloria Desideri, che dirige Leben nuova, partner italiano del Progetto “SPARKS”, durante una sessione di lavoro, insieme a un bimbo con disabilità e alla madre di quest’ultimo

Verrà presentato martedì 5 novembre a Roma (Sala Nassirya del Senato, Piazza Madama, ore 15), il Progetto SPARKS (Somatic Practices, Art and Creativity for Special Needs, ovvero “Pratiche somatiche, arte e creatività per un nuovo modello di cura e assistenza alle persone con disabilità”), iniziativa finanziata dalla Comunità Europea e consistente in una piattaforma internazionale di collaborazione, finalizzata alla ricerca e allo scambio interculturale sulla questione dell’autoapprendimento nell’ambito della disabilità, partecipazione e qualità della vita.
Partner del progetto sono cinque organizzazioni attive nel campo dell’educazione al movimento somatico, vale a dire Leben nuova (Italia), Babyfit (Slovacchia), SOMA (Francia), ArtMan (Ungheria) ed Embody Move Association (Regno Unito). Il gruppo di lavoro europeo comprende uno staff di circa venticinque professionisti con ruoli, esperienze e competenze diversi.
In sostanza, attraverso seminari e incontri periodici, SPARKS mira a definire una serie di metodologie innovative in grado di produrre risorse pratiche di cura applicabili in istituzioni sanitarie e contesti sociali di vario tipo. Oltre poi ad organizzare programmi di formazione a livello professionale, i partner – ciascuno nel proprio Paese – promuovono attività educative rivolte a istituzioni, comunità locali, associazioni, singole persone e gruppi.

«Il lavoro – spiega Gloria Desideri, che dirige Leben nuova – si basa sull’educazione somatica, e in particolare sul Body-Mind Centering (BMC) che, attraverso forme di conoscenza esperienziale, porta l’individuo allo sviluppo della consapevolezza corporea e al potenziamento di processi collettivi di apprendimento. Il BMC, sviluppato dalla statunitense Bonnie Bainbridge Cohen a partire dagli Anni Settanta, attinge tanto dalle terapie tradizionali, le neuroscienze, la psicologia in età evolutiva e la ricerca clinica, quanto da pratiche basate sul lavoro corporeo, la danza, le arti performative e altre attività di natura artistica e creativa».
«SPARKS – aggiunge Desideri – si inserisce in un nuovo paradigma che si va affermando nel sistema sanitario globale come “democrazia della salute”, che vede la partecipazione dei pazienti alla definizione di politiche di assistenza pubblica, oltreché di strategie di trattamento e protocolli di ricerca clinica».

Qualche cifra per concludere: nell’arco del biennio 2013-2015, è previsto il coinvolgimento di circa 350 persone nelle attività del progetto, tra bambini e adulti con disabilità e le loro famiglie, professionisti, operatori socio-sanitari, terapisti ed educatori che operano nel campo della cura della persona.
Per quanto riguarda la Società Leben nuova, sorta come evoluzione della precedente Associazione di Promozione Sociale Leben, essa conta su un team di 11 professionisti, coordinati da Gloria Desideri, trainer e direttrice dei programmi formativi di educazione e terapia somatica in Italia, secondo l’approccio del Body-Mind Centering. Dal 2006 ad oggi, sono stati formati 65 educatori di orientamento BMC dei quali 38 italiani e 27 provenienti da altri Paesi europei e dagli Stati Uniti.

Alla conferenza stampa del 5 novembre, oltre a Gloria Desideri, interverranno la senatrice Donatella Albano, Thomas Greil, direttore didattico di SOMA e Maddalena Insogna, fisioterapista presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL di Viterbo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: progetto_sparks@lebensnetz.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo