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Laboratori di Capodarco: buone speranze anche per il 2014

Ceramiche prodotte alla Comunità di Capodarco a Roma

Oltre alla pasta fresca e ai prodotti di falegnameria, ci sono anche le ceramiche tra le realizzazioni dei Laboratori Socio-Occupazionali della Comunità Capodarco di Roma

«Sono certamente incoraggianti, anche per il futuro, la sollecitudine e la concretezza dimostrate dall’assessore Rita Cutini, in occasione della paventata interruzione della convenzione, nelle settimane scorse, poi prontamente debellata»: lo dichiara Luigi Politano, presidente della Comunità Capodarco di Roma, riferendosi alle parole pronunciate in ottobre – come avevamo segnalato anche nel nostro giornale – dall’assessore al Sostegno Sociale e alla Sussidiarietà del Comune di Roma, Rita Cutini, che aveva confermato l’arrivo degli stanziamenti sino alla fine di questo 2013, durante un incontro con le famiglie delle sessantacinque persone con disabilità che frequentano i tre Laboratori Socio-Occupazionali della stessa Comunità Capodarco, fugando in tal modo le tante preoccupazioni delle settimane precedenti.

Dopo il periodo di mobilitazione, dunque, è tornato il sereno sia nel Laboratorio dedicato alla pasta fresca, che in quelli di ceramica e falegnameria, e si guarda anche con speranza al 2014, «nella convinzione – sottolinea Politano – della validità del progetto, baluardo di quell’auspicato welfare territoriale capace di coinvolgere quella parte di popolazione il più delle volte relegata tra le mura domestiche, perché bandita dall’offerta di servizi».
«Oggi – prosegue il Presidente di Capodarco – sono sempre sessantacinque le persone con disabilità coinvolte nei tre nostri Laboratori Socio-Occupazionali, la cui finalità è la riabilitazione e l’integrazione sociale, e i cui risultati sono stati nel tempo sempre più sorprendenti, in termini di abilità acquisite, di maggiori competenze, di livelli di apprendimento e di interazione conseguiti con il mondo circostante. A determinare questi esiti, sono stati certamente da una parte il lavoro, l’espressività e il coinvolgimento delle famiglie, ma dall’altra anche l’innovazione, che rende i Laboratori un modello con pochi eguali, nel panorama degli interventi socio-assistenziali rivolti a persone con disabilità mentale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@capodarco.it.

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