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Sempre più diffusa quella Carta dei Diritti in Ospedale

Immagine sfuocata di operatori sanitari in un ospedaleCi siamo ampiamente occupati, nei primi mesi di quest’anno, della prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, realizzata da Spes contra Spem – Cooperativa Sociale da anni impegnata sul fronte dell’assistenza a persone con grave disabilità – presentata esattamente il 7 marzo al Policlinico Gemelli di Roma, che è stato anche il primo ente ad adottare ufficialmente tale documento, voluto allo scopo di riconoscere alle persone con disabilità il pieno diritto alle cure ospedaliere, rendendo le strutture sanitarie adeguate alle loro esigenze fisiche, psicologiche e sensoriali.
«In Italia – si era detto allora, in fase di presentazione – le persone con disabilità si recano in ospedale il doppio delle volte rispetto a quelle senza disabilità, ma i nosocomi italiani, tranne iniziative isolate – come il Progetto DAMA dell’Ospedale San Paolo di Milano – non prevedono percorsi di cura personalizzati. Secondo i più recenti dati Istat, il 24,2% delle persone disabili effettua almeno un esame diagnostico contro l’11,3% dei non disabili. E il 46% delle persone disabili ha fatto una visita specialistica a fronte del 23% dei non disabili. La mancanza di percorsi di cura ad hoc rende più difficile diagnosticare le malattie, con gravi conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita di queste persone, che in Italia rappresentano il 4,8% della popolazione (circa 2 milioni e 600.000 persone)».

La nuova Carta, quindi – sottoscritta da organizzazioni come la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), FANTASIA (Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sindrome di Asperger), l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), l’ADV (Associazione Disabili Visivi), Parent Project e il Comitato Siblings – è suddivisa in quattordici articoli, dedicati via via all’accesso in ospedale, agli standard delle cure, alla sicurezza e ai diritti come utenti dei servizi, affrontando la problematica del diritto alle cure con la consapevolezza dei maggiori bisogni di mediazione, empatia e privacy delle persone con disabilità. Essa inoltre distingue tra i concetti di disabilità e malattia, guardando alla necessità della formazione del personale medico e infermieristico e alle esigenze dei disabili rispetto ai macchinari da utilizzare nella diagnostica.
Il documento, va ricordato infine, si basa sui medesimi diritti espressi nella Carta Europea per i Diritti del Malato, anche allo scopo di sottolineare che non esistono diritti speciali per le persone con disabilità, ma che le loro limitazioni hanno bisogno di strumenti e percorsi adeguati per essere rimosse.
In sostanza, lo sforzo che si è voluto attuare con l’iniziativa – nata dall’esperienza sul campo di Spes contra Spem e dal lavoro di un autorevole Comitato Scientifico – è stato quello di ridurre le difficoltà di accesso alle cure, segnatamente per garantire il diritto alla salute, previsto dall’articolo 32 della Costituzione Italiana e dall’articolo 25 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Ora, esattamente venerdì 22 novembre, la Carta arriverà per la prima volta in Veneto – e sarà adottata dall’Azienda ULSS ospitante – nell’àmbito di un convegno organizzato con il patrocinio della Regione e della Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Azienda ULSS 4 Alto Vicentino, a Santorso (Vicenza), presso il nuovo Ospedale Unico dell’Alto Vicentino (ore 15-18.30).
Moderati da Franco Bomprezzi, direttore responsabile del nostro giornale «Superando.it», oltreché presidente della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), vi interverranno tra gli altri Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto, Daniela Carraro, direttore generale dell’Azienda ULSS 4 Alto Vicentino, Luigi Vittorio Berliri, presidente di Spes contra Spem e Nicola Panocchia, dirigente medico del Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. (S.B.)

Il programma completo del convegno di Santorso (Vicenza) è disponibile nel sito dell’Azienda ULSS 4 Alto Vicentino.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Maria Grazia Bettale (gbettale@ulss4.veneto.it) e, in generale sulla Carta dei Diritti (di cui è disponibile il testo integrale), info@spescontraspem.it.

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