La difficile ricerca di un lavoro

Impattano con la crisi, con il pregiudizio, con le difficoltà oggettive di mobilità e di organizzazione degli orari e degli spazi nelle aziende, pubbliche e private, le persone con disabilità che cercano lavoro, eppure un’occupazione potrebbe davvero cambiare in meglio la loro vita e quella delle loro famiglie. Un aiuto in più, per facilitare una ricerca sempre complicata, viene ora anche dal blog “InVisibili” di «Corriere della Sera.it»

lavoro-11Come farò a trovare un lavoro? Chi mai vorrà assumermi, visto che sono una persona con disabilità? Con questa domanda, ogni giorno, si svegliano in migliaia, in ogni Regione d’Italia, giovani e meno giovani, uomini e donne, quasi sempre arrivati al termine di un lungo percorso di studi (i laureati con disabilità sono ormai oltre 15.000). Impattano con la crisi, con il pregiudizio, con le difficoltà oggettive di mobilità e di organizzazione degli orari e degli spazi nelle aziende, pubbliche e private. Eppure il lavoro potrebbe davvero cambiare in meglio la loro vita e quella delle loro famiglie, se solo si riuscisse a girare un interruttore, a invertire la tendenza.

Un nuovo strumento pratico, concreto, per intercettare e rendere meno “invisibili” alcuni annunci è da alcuni giorni disponibile nella pagina di InVisibili, blog del «Corriere della Sera.it», al box intitolato Flashjobs. Al suo interno scorrono infatti le inserzioni selezionate per il blog stesso all’interno del grande contenitore di TrovoLavoro del «Corriere della Sera.it». Andando quindi con il mouse sopra un annuncio, il messaggio si ferma e lo si può leggere con calma. Se interessa, basta cliccarci sopra, e ci si trova in un attimo all’interno della pagina contenente tute le informazioni necessarie per comprendere se la proposta di lavoro fa al caso nostro e per candidarsi direttamente dal proprio computer di casa.

Si tratta di una proposta, per altro, che non cerca certo di sostituire o di sovrapporsi a chi fa questi servizi per mestiere, a partire dai Centri Pubblici per l’Impiego, che operano all’interno delle Province, senza considerare le grandi Agenzie del Lavoro, che negli ultimi anni si sono specializzate anche nella selezione di offerte di lavoro destinate proprio alle categorie protette.
Proprio oggi, 28 novembre, a Roma, si svolge ad esempio una nuova edizione del Career Forum di Diversitalavoro, un progetto ormai collaudato, promosso dal Dipartimento della Presidenza del Consiglio UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), insieme al Gruppo People, alla Fondazione Sodalitas e alla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. Sei ore a disposizione di aziende e di persone in cerca di lavoro. per incrociare domanda e offerta, per conoscersi da vicino, per avere almeno l’opportunità di un colloquio vero, che poi è il pre-requisito al quale molto spesso le persone con disabilità non riescono neppure ad accedere.
E scopriamo anche con piacere che un’altra iniziativa on line, nata direttamente dall’intraprendenza di una persona con disabilità, Daniele Regolo, ossia Jobdisabili.it, è stata selezionata come finalista per un concorso riservato a nuove intraprese.

C’è molto fermento attorno alle potenzialità di un universo composito, fatto di persone in carne e ossa, spesso sottovalutate o costrette ad adattarsi a mansioni e a lavori che obiettivamente non corrispondono alle capacità o alle competenze. C’è ancora un pregiudizio forte, e quasi sempre una rigidità nell’organizzazione del lavoro, che fatica a mettersi in discussione nel confronto con le diversità rappresentate dalle cosiddette “categorie protette”, che poi protette davvero non sono.
Le esperienze positive non mancano, anzi. La differenza, come sempre accade, la fanno le persone, le volontà concrete di provarci, di sperimentare, di costruire relazioni vere e non soltanto il rispetto formale di una normativa scomoda.
In tal senso, è certamente una “goccia nel mare”, la nuova proposta del blog InVisibili, ma è a disposizione di tutti e costituisce pur sempre un segnale preciso.

Direttore responsabile di «Superando.it».

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