Chi ci vorrà ascoltare?

«Cerchiamo nuovi alleati – è l’appello lanciato dal Presidente dell’ANFFAS, in occasione di questo 3 Dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità – che vogliano partecipare alla nostra sfida per uscire dall’invisibilità: nelle Istituzioni, nel mondo dell’informazione, nella collettività in generale. Basta chiederlo e saremo ben lieti di collaborare. Siamo pronti ormai da anni a raccontarci e a raccontare, ma chi ci vorrà ascoltare?»

Disegno di simbolo del disabile (in giallo) che spezza le catene (su sfondo blu)«Rompiamo le barriere, apriamo le porte: per una società inclusiva e uno sviluppo per tutti»: è questo il tema della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra oggi, 3 dicembre, evento istituito dall’ONU nel 1981 in occasione della proclamazione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con l’obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità globale.
Anche quest’anno, dunque, si parla di barriere da rompere e di porte da aprire, nonostante siano passati ormai ben sette anni dalla nascita della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, e nonostante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia ancora una volta evidenziato come sia impossibile raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals), senza avere la piena inclusione sociale delle persone con disabilità.
Con questa Giornata, quindi, si vuole cercare di accrescere nell’opinione pubblica la consapevolezza in merito alla disabilità, tentando di porre la questione dell’accessibilità come problema di sviluppo globale e trasversale, così da riuscire a rimuovere tutti i tipi di barriere, per realizzare la piena e paritaria partecipazione delle persone con disabilità nella società.

Dal canto suo l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) desidera celebrare questo 3 Dicembre lanciando un appello forte e chiaro, per la ricerca di nuove alleanze, facendo sì le persone con disabilità e le loro famiglie escano dall’invisibilità. «Ancora una volta – sottolinea in tal senso Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS – ci troviamo a celebrare il 3 Dicembre e ancora una volta dobbiamo constatare che siamo molto lontani dal raggiungere la piena inclusione sociale delle persone con disabilità, dato che la loro vita e quella delle loro famiglie è sempre costellata di discriminazioni e costantemente relegata all’invisibilità. Infatti, le condizioni di vita, le storie, i numeri, i volti delle persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, e delle loro famiglie, pur rappresentando parte integrante, ricca e piena di risorse della società, sono sempre condannate a restare nell’ombra, lontane dagli occhi e dalle coscienze della politica e delle Istituzioni, del mondo della comunicazione e dell’informazione, della comunità tutta».
«Con la complicità dei mezzi di comunicazione – prosegue Speziale – siamo relegati nell’invisibilità e ciò si concretizza poi nell’assenza di presa in carico da parte delle Istituzioni e nella totale mancanza di politiche serie che ci restituiscano dignità e diritti, adeguata qualità di vita, parità di opportunità e inclusione sociale, e nella negazione del nostro diritto alla partecipazione, il tutto nella piena indifferenza generale. Eppure ci siamo! E siamo in tanti e abbiamo voci, vite, storie, cose da dire e da raccontare, cose da chiedere, ma anche e soprattutto da dare».

«Per questo motivo, dunque – conclude il Presidente dell’ANFFAS – vogliamo oggi lanciare un appello, per cercare cioè nuovi alleati che vogliano partecipare alla nostra sfida per uscire dall’invisibilità: nelle Istituzioni, nel mondo dell’informazione, nella collettività in generale. Basta chiederlo e saremo ben lieti di collaborare. Noi siamo pronti ormai da anni a raccontarci e a raccontare, ma la domanda vera è: chi ci vorrà ascoltare?». (R.S.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.

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